
I dati macro Usa, tra cui l’inflazione PCE rendono vivaci i mercati europei. Amsterdam perde mezzo punto per il progetto cinese di limitare i videogiochi
Le Borse europee hanno chiuso miste dopo una seduta comunque piena di stimoli come l’inflazione Pce Usa che è calata oltre le attese rinforzando le aspettative di un taglio dei tassi già il prossimo mese di marzo. Milano archivia la seduta con +0,26%, Londra con il +0,04%. Francoforte avanza dello 0,11, Parigi cede lo 0,03%. In calo anche Amsterdam (-0,5%) complici le vendite sui tecnologici che hanno pagato l’onda lunga partita dall’Asia per il progetto cinese di limitare l’uso dei videogiochi.
Sul mercato valutario, il cambio tra euro e dollaro segna 1,1020 (1,0998 ieri). Petrolio in lieve calo con il Brent febbraio a 79,1 dollari al barile e il Wti febbraio a 73,7 dollari al barile. Gas naturale in rialzo ad Amsterdam a 34,4 euro al megawattora.
L’andamento dei prezzi Usa a novembre rafforza l’ottimismo dei mercati finanziari sull’approccio più accomodante sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve nei prossimi mesi e i listini azionari europei consolidano le posizioni mantenendo lo Stoxx600 al top da circa due anni. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali Usa è sceso dello 0,1% mensile a novembre mentre la componente core ha segnato +0,1% contro attese di +0,2%: questo ha portato al 75% la scommessa del mercato su un taglio dei tassi Fed già a marzo sostenendo l’andamento di Wall Street.
A Milano bene le banche insieme alle utility e ai petroliferi, ma tra i migliori c’è stata anche Diasorin (+0,9%) ancora impegnata nella risalita dopo i cali nei giorni della presentazione del nuovo piano. In lieve calo Telecom Italia (-0,27%) con il mercato sempre attento alla partita del consolidamento delle società di servizi tlc in Italia dopo l’offerta di Iliad per Vodafone Italia.
Fuori dal Ftse Mib , +3,2% De Longhi grazie al progetto del polo nelle macchine da caffè professionali, -2% Juventus dopo l’exploit legato alla sentenza della Corte di Giustizia Ue che apre le porte a una nuova Super League tra i club europei. Sul mercato tedesco pesanti Adidas e Puma a causa della revisione delle stime sulle vendite da parte di Nike che crolla a Wall Street.
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