
Oggi il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf per compiere accertamenti
I guai per Chiara Ferragni sembrano non finire mai in questi giorni. Dopo il pandoro Balocco ora anche le uova di Pasqua sono finite nel mirino della Procura di Milano che l’altro ieri ha aperto una inchiesta, senza indagati nè titolo di reato, sul caso del dolce natalizio pubblicizzato dalla nota influencer con una sorta di campagna benefica. E su cui verte anche una sanziona milionaria da parte dell’Antitrust con tanto di gogna mediatica al seguito nonostante le scuse dell’influencer sui social.
Oggi il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf per compiere accertamenti pure sull’operazione legata alle uova pasquali di Dolci Preziosi. L’azienda ha chiarito di non avere responsabilità nell’affaire beneficenza.
Il tutto parte dalla denuncia del Codacons che ha chiesto all’Autorità per la concorrenza di aprire una formale istruttoria per la possibile pubblicità ingannevole a danno dei consumatori e pratica commerciale scorretta. Sembra, infatti, che l’operazione di beneficenza messa in piedi per le uova di cioccolato Dolci Preziosi nei due anni passati abbia fruttato alla Ferragni molto più di quanto poi in effetti devoluto, peraltro non da lei, per la causa pubblicizzata.
Sulla confezione delle uova, ma anche nella relativa campagna di comunicazione, era pubblicizzato il sostegno al progetto benefico I Bambini delle Fate, un’associazione che si occupa di progetti di inclusione per bambini con autismo. L’influencer avrebbe ricevuto un cachet di 1,2 milioni (500 mila euro nel 2021 e 700 mila circa nel 2022) per aver ceduto la sua immagine. La donazione all’associazione, effettuata solo dall’azienda, sarebbe stata, invece, di 36 mila euro in due anni. In questo caso, comunque, a differenza della vicenda Balocco, le uova griffate avrebbero avuto lo stesso prezzo delle altre.
FOTO: ANSA