L’obiettivo del governo Meloni è di arrivare il 28 dicembre in Aula e il 29 al voto finale su cui – in base agli accordi tra i gruppi – il governo non porrà la fiducia.
La prossima settimana sarà scarna di dati macro, viste le festività natalizie. I principali mercati resteranno chiusi nella giornata di lunedì e di martedì, quando riapriranno gli Stati Uniti. L’unico dato rilevante sarà quello di venerdì sull’inflazione preliminare di dicembre della Spagna con quello delle altre economie dell’Eurozona in calendario nella prima settimana del prossimo anno. Non è escluso un lieve rialzo rispetto al dato precedente a causa principalmente di un effetto di confronto positivo.
Tra gli altri dati negli Usa avremo alcuni indicatori sul mercato immobiliare (prezzi case martedì e vendite abitazioni in corso giovedì), e giovedì usciranno i consueti dati sui sussidi di disoccupazione, che resteranno ancora una volta sopra le 200.000 unita’, ed alcuni indici regionali sul settore manifatturiero
In Italia, occhi puntati sulla Manovra che, dopo il via libera del Senato, è approdata sabato 23 dicembre alla Camera per l’esame preliminare in commissione Bilancio, con l’obiettivo di arrivare il 28 dicembre in Aula e il 29 al voto finale su cui – in base agli accordi tra i gruppi – il governo non porrà la fiducia.
Intanto, il 27 dicembre è atteso, tra i banchi della V commissione di Montecitorio, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, reclamato dalle opposizioni per riferire sulle ricadute che il Patto di stabilità e la mancata ratifica del Mes potrebbero avere sulla finanziaria. Il numero uno di via XX Settembre non si sottrae ma, per bocca del sottosegretario al Mef Federico Freni, presente in commissione per il governo, avverte: si parla solo di Manovra, le audizioni su altri temi si faranno in una diversa seduta, al di fuori dell’iter di approvazione del ddl di bilancio.
I lavori sono stati aperti sabato dai tre relatori di Montecitorio, Carmen Letizia Giorgianni di Fratelli d’Italia, Nicola Ottaviani della Lega e Roberto Pella di Forza Italia. Al termine di una discussione durata tutta la mattinata, i gruppi di minoranza hanno presentato i propri emendamenti che, a quanto riferiscono fonti parlamentari, dovrebbero essere circa un migliaio, di cui 350 del Partito democratico, 320 del Movimento 5 stelle, 254 da Alleanza verdi e sinistra, 70 circa per Azione e il resto suddivisi tra Italia Viva e il gruppo Misto.
Il 27 dicembre – dopo la breve pausa natalizia – saranno comunicate le ammissibilità e il voto prenderà il via nel pomeriggio, subito dopo l’audizione alle 14 di Giorgetti e fino alle 19. Il testo giungerà così in Aula alla Camera il 28 dicembre e il 29 pomeriggio, alle 17, inizieranno le dichiarazioni di voto dei gruppi parlamentari, in vista del voto complessivo al provvedimento che, in caso di esito positivo, darà il disco verde alla manovra 2024 prima della fine dell’anno.
(foto ANSA)