
Rispetto alla precedente rilevazione del 2021, l’aumento è pari al 4,2%. Le quote più elevate di imprese sono state registrate in Finlandia (78,3%), Svezia (71,6%), Danimarca (69,5%) e Malta (66,7%)
Nel 2023 il 45,2% delle imprese della Ue ha acquistato servizi di cloud computing, ovvero servizi utilizzati su Internet per accedere a software, potenza di calcolo e capacità di archiviazione.
Rispetto alla precedente rilevazione del 2021, l’aumento è pari al 4,2%. Le quote più elevate di imprese che hanno acquistato vari servizi informatici sono state registrate in Finlandia (78,3%), Svezia (71,6%), Danimarca (69,5%) e Malta (66,7%).
L’Italia è al sesto posto con il 61,4%, in crescita dal 60,5% del 2021 subito alle spalle dell’Irlanda. All’estremo opposto, meno di un quarto delle imprese in Grecia (23,6%), Romania (18,4%) e Bulgaria (17,5%) ha effettuato tali acquisti.
Grazie al cloud, Microsoft ha battuto le stime di Wall Street per quanto riguarda i ricavi del primo trimestre, proprio grazie alla crescita delle attività di cloud computing e di software per ufficio.
Il fatturato della società è salito del 13% a 56,5 miliardi di dollari nel trimestre chiuso a settembre, rispetto alle stime di consenso degli analisti di 54,52 miliardi di dollari.
Le azioni dell’azienda di Redmond, Washington, hanno guadagnato quasi il 6% nelle contrattazioni dopo la chiusura dei mercati. I ricavi dell’unità Intelligent Cloud di Microsoft, che ospita la piattaforma di cloud computing Azure, sono cresciuti a 24,3 miliardi di dollari, rispetto alle stime degli analisti di 23,49 miliardi di dollari.
I ricavi di Azure sono aumentati del 29%, superando le stime di crescita del 26,2% della società di ricerche di mercato Visible Alpha.
L’azienda non ha reso note le cifre assolute del fatturato di Azure, la parte del business di Microsoft più adatta a capitalizzare il crescente interesse per l’IA.