Secondo i dati di Altroconsumo, il re degli aumenti è il cotechino Fini Modena Igp da 500gr, salito in un anno del 43%. Per chi decide per la cena fuori, aperti il 56% dei locali, anziché il 59% del 2022
Altroconsumo ha rilevato rincari nell’ordine del 2% in arrivo per gli italiani in vista del tradizionale cenone di Capodanno, che può venire a costare fino a 270 euro. L’associazione ha esaminato i prezzi dei prodotti alimentari tipici del periodo, utilizzando i prezzi rilevati da Mkgsm in supermercati, ipermercati e discount di 15 regioni italiane visitando oltre 130 punti vendita appartenenti a 18 diverse insegne.
Altroconsumo segnala in particolare rincari medi del 13% per cotechini e zamponi, che per alcuni prodotti superano il 20%. Il re degli aumenti è il cotechino Fini Modena Igp da 500gr, salito in un anno del 43%. Al contrario, lo zampone Citterio 100% italiano costa il 3% in meno dello scorso anno. Più modesti i rincari delle lenticchie (+3%), mentre il salmone costa addirittura il 4% in meno rispetto al 2022. Prezzi stabili per panettoni e pandori, ma soltanto nella media, in quanto alcuni prodotti sono saliti anche del 28%, mentre altri sono scesi del 10%. In ordine sparso la frutta, con l’ananas in calo dell’8% e i datteri in rialzo del 12%, con i fichi secchi a +7%.
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Chiudono la lista della spesa di Capodanno compilata da Altroconsumo le bollicine. Qui gli aumentoi medi sono del 4%, ma a seconda del prodotto scelto si può arrivare a spendere anche il 20% in più. I prodotti più costosi come gli champagne francesi e gli spumanti metodo classico italiani registrano rialzi più contenuti, così come gli spumanti dolci Asti Docg. Il Prosecco Marca Oro di Valdo e il Bosca Anniversay Brut sono invece quelli con maggiori rincari.
Secondo il Centro Studi di Fipe-Confcommercio, saranno 4,6 milioni le presenze previste nei 75.000 ristoranti la notte di San Silvestro. Un dato in crescita del 2,2% rispetto all’anno precedente, seguito da un incremento percentuale doppio della spesa, che quest’anno toccherà i 433 milioni di euro (+4,6%).
In calo, invece, il numero dei ristoratori che ha deciso di essere aperto per l’occasione: quest’anno presterà servizio, infatti, il 56,7% dei ristoranti, contro il 59,1% del 2022. La maggioranza dei locali prevede nell’offerta esclusivamente la cena (84,1%) per una spesa media di 94 euro a persona, mentre la restante parte, circa il 16%, ha organizzato anche un vero e proprio veglione con spettacoli e musica, il cui costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 121 euro a persona.
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“Il trend delle presenze al ristorante per il Capodanno 2023 ricalca quello osservato per il Natale, anche se di minore intensità per effetto di un numero significativo di ristoranti che per l’ultimo dell’anno ha deciso di non aprire“, ha dichiarato Luciano Sbraga, Direttore del Centro Studi di Fipe-Confcommercio. “I prezzi in moderata crescita, inoltre, confermano che neppure nelle occasioni di grande appeal le imprese del settore adottano politiche commerciali disinvolte”, ha concluso Sbraga. Sarà, infine, un Capodanno all’insegna del Made in Italy: a fronte di una stima complessiva di 1,3 milioni di bottiglie stappate per il brindisi di fine anno, il 59,7% dei ristoranti servirà solo bollicine rigorosamente italiane. Al contrario, il 32% consentirà ai propri clienti di scegliere tra spumante e champagne, mentre nel 9,3% dei ristoranti i commensali troveranno solo bollicine d’oltralpe.
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