
Troppi i costi per le aziende e l’ambiente
Cambiano le regole per il reso sugli acquisti online. Alcune aziende, infatti, visti gli acquisti spesso sconsiderati fatti dai clienti sulla base della possibilità di restituirli gratuitamente, hanno deciso di cambiare le regole. Il reso, infatti, rappresenta per le imprese che sfruttano il commercio online, una spesa non indifferente. Da qui la scelta di scaricare sull’acquirente parte delle spese di reso.
Si tratta, infatti, non solo di salvaguardare l’ambiente (ogni reso implica camion carichi di pacchetti) ma anche di snellire le logistiche di magazzino. Secondo quanto pubblicato dalla National Retail Federation, chi acquista online restituisce circa il l 17% della merce complessiva. Tradotto in numeri si tratta di 816 miliardi di dollari mentre per i rivenditori si tratta di una spesa di 27 dollari per la gestione di un reso su un articolo del valore di 100 dollari.
Si sta perciò diffondendo l’idea di cambiare le modalità del reso che può essere gratis nel momento in cui avvenga attraverso negozio. In molti si chiedono come si comporterà Amazon, colosso internazionale del web. Stando alle disposizioni si legge «Se restituisci l’articolo in conformità a quanto illustrato, avrai diritto di ottenere la restituzione del prezzo pagato per l’acquisto del prodotto che viene restituito (sono escluse le spese di spedizione sostenute)».
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