
Saranno 15,8 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 137 euro: la stima di Confcommercio
Stanno per iniziare i consueti saldi invernali in Italia. In Valle d’Aosta la caccia allo shopping a prezzi scontati parte domani, tre gennaio, mentre in tutte le altre regioni bisognerà aspettare fino al cinque. Le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio indicano che saranno 15,8 le famiglie impegnati negli acquisti ed in media ogni persona spenderà circa 137 euro con un giro d’affari complessivo di 4,8 miliardi di euro. Consideriamo che molti italiani approfitteranno di questi sconti per fare in ritardo i regali di Natale.
«Sono stime che evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa ed al contenimento dell’inflazione – spiega il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni. – Questi saldi rappresentano un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Il fashion retail si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pil e dell’occupazione in Italia».
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo Federazione moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi base. È opportuno ricordare che non tutti i negozi accettano di cambiare un capo integro con un altro in seguito all’acquisto. Tuttavia, se il prodotto è danneggiato o non conforme alle aspettative, chi l’ha venduto è obbligato a sostituirlo, ripararlo o, qualora non si potesse fare altro, restituire l’importo pagato. L’utente deve però denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto, altrimenti decade ogni diritto. Sul fronte degli acquisti online il discorso è diverso: in questo caso si hanno sempre a disposizione 14 giorni di tempo dalla ricezione del prodotto per richiedere un cambio a prescindere dall’effettiva presenza di difetti.
I negozianti hanno l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. Quest’ultimo dev’essere il più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti all’inizio dei saldi.
Sulla prova dei capi non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Le carte di credito devono essere accettate e vanno favoriti i pagamenti cashless.
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