
Pichetto: “con l’aumento della produzione delle fonti rinnovabili e del gas nazionale i prezzi dell’energia scenderanno”
E’ stato approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha firmato il decreto. A renderlo noto è il Mase secondo cui si tratta di “un passo importante per la pianificazione e l’attuazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro Paese“.
Ma Legambiente rivela che il Piano arriva dopo sei lunghi anni dalla prima bozza e dopo ben quattro governi e chiede pertanto di non perdere più altro tempo e che si stanzino subito le risorse economiche necessarie. «L’Italia – osserva il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani – è sempre più esposta alla crisi climatica e all’intensificarsi degli eventi meteorologici estremi che nel 2023 sono arrivati a quota 378, +22% rispetto all’anno precedente. Per questo è fondamentale che metta in campo una chiara e decisa strategia di prevenzione attuando al più presto le 361 azioni individuate nel Piano, tra cui le aree e vasche di esondazione e i processi di rinaturalizzazione dei bacini idrografici e dei versanti pe ridare spazi ai fiumi, per far sì che la nostra Penisola conviva nei prossimi anni con l’emergenza climatica evitando così di rincorrere le emergenze. Solo per i danni delle due alluvioni che nel 2023 hanno colpito Romagna e Toscana, l’Italia ha speso 11 miliardi di euro, ossia oltre un terzo della legge di bilancio 2024 appena approvata dal Parlamento. Risorse economiche, che con campagne di prevenzione e azioni di adattamento e mitigazione fatte per tempo, potevano essere in parte risparmiate».
Intanto secondo il ministro con rinnovabili e l’aumento del gas nazionale i prezzi scenderanno. «Abbiamo approvato misure che consentono di incentivare la produzione delle fonti rinnovabili e aumentare la produzione nazionale di gas metano. Azioni che consentiranno la riduzione dei prezzi dell’energia per le nostre famiglie e per le imprese – ha affermato in un’intervista al Messaggero. – Abbiamo consolidato la sicurezza energetica del Paese, ribaltando una situazione che nel momento in cui si è formato il Governo Meloni, a pochi mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, presentava diversi elementi di criticità per l’Italia e per l’Europa. Oggi le famiglie e le imprese italiane possono ritenersi sicure grazie alle politiche di diversificazione degli approvvigionamenti che abbiamo messo in atto. Sono tre gli importanti decreti approvati: quel- lo sulle Comunità Energetiche Rinnovabili;quello per l’incentivazione dei sistemi agrivoltaici e per ultimo, proprio a dicembre, il decreto Energia e sicurezza che prevede tra l’altro importanti misure per incentivare la produzione delle fonti rinnovabili e aumentare la produzione nazionale di gas metano».
FOTO: ANSA