
Le esportazioni dell’intero anno dagli Stati Uniti sono aumentate del 14,7% a 88,9 milioni di tonnellate. Nel 2022 il primato spettava al Qatar
Gli Stati Uniti sono stati i principali esportatori di GNL nel 2023 con un aumento del 14,7% a 88,9 milioni di tonnellate, grazie soprattutto al ritorno alla piena produzione dell’impianto GNL di Freeport che aveva subito un incendio nel 2022. Ad affermarlo è stato Alex Munton, direttore della ricerca globale sul gas e sul GNL presso la società di consulenza Rapidan Energy Group. «La produzione record degli Stati Uniti è stata guidata da due fattori: il ritorno a pieno servizio di Freeport LNG, che ha aggiunto 6 tonnellate, e la produzione dell’intero anno dell’impianto Calcasieu Pass di Venture Global LNG, che ha aggiunto 3 tonnellate in più rispetto al 2022», ha affermato Munton.
L’Europa è rimasta la principale destinazione delle esportazioni di GNL statunitense a dicembre con 5,43 tonnellate, ovvero poco più del 61% rispetto al 68% di novembre. Il calo mese su mese riflette temperature più calde del normale in Europa e livelli di stoccaggio elevati. L’Asia è stato il secondo mercato assorbendo 2,29 tonnellate, pari al 26,6%, delle esportazioni, rispetto al 18,5% di novembre.
Secondo i dati del governo statunitense era il Qatar il più grande esportatore di GNL nel 2022 con l’Australia al secondo posto.
FOTO: EPA