
Secondo i dati forniti da Epiq AACER, il totale delle dichiarazioni di fallimento, che comprendono insolvenze commerciali e personali, è salito a 445.186 l’anno scorso da 378.390 nel 2022. Pesano inflazione ed alti tassi d’interesse
I fallimenti negli Stati Uniti sono aumentati del 18% nel 2023 e torneranno a crescere anche nel 2024. In particolare, secondo i dati forniti da Epiq AACER, il totale delle dichiarazioni di fallimento, che comprendono insolvenze commerciali e personali, è salito a 445.186 l’anno scorso da 378.390 nel 2022.
Le richieste di riorganizzazione aziendale del Capitolo 11 commerciale sono aumentate del 72% a 6.569 rispetto alle 3.819 dell’anno precedente, afferma il rapporto. Le dichiarazioni dei consumatori sono aumentate del 18% a 419,55 da 356.911 nel 2022.
L’emorraggia non si fermerà nel 2024 a causa dell’inflazione e dei tassi d’interesse elevati, ma gli analisti prevedono che l’allentamento della politica monetaria offrirà un po’ di tregua nella seconda metà dell’anno. C’è ancora molta strada da fare per superare i 757.816 fallimenti presentati nel 2019, l’anno prima che scoppiasse la pandemia.
«Come anticipato, abbiamo visto le nuove istanze nel 2023 aumentare lo slancio rispetto al 2022 con un numero significativo di dichiaranti commerciali che hanno riportato l’aumento previsto e la normalizzazione ai volumi pre-pandemia – ha affermato Michael Hunter, vicepresidente di Epiq AACER. – Ci aspettiamo che l’aumento del numero di dichiaranti privati ??e commerciali in cerca di protezione in caso di fallimento continui nel 2024, dato il deflusso degli stimoli pandemici, l’aumento del costo dei fondi, i tassi di interesse più elevati, l’aumento dei tassi di insolvenza e livelli quasi storici di debito delle famiglie».
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