In Eurozona a dicembre inflazione al 2,9% su base annua. Frenano a novembre i prezzi alla produzione
Arrivano buone notizie dal fronte economico italiano visto che risulta in forte calo l’inflazione. Secondo le stime preliminari dell’Istat nel 2023 in media i prezzi al consumo registrano una crescita del 5,7%, in netto rallentamento dall’8,1% del 2022. Il rallentamento è dovuto, spiega l’Istat, prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati, che accentuano la loro flessione da -34,9% a -41,7%, a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +3,6%) e dei Beni alimentari lavorati (da +5,8% a +5,0%).
Ed il dato scende anche a dicembre. Nello specifico, secondo i dati provvisori, lo scorso mese l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua rispetto al +0,7% di novembre. Merito delle minori tensioni sui prezzi dei beni energetici.
Il carrello della spesa a dicembre rallenta lievemente su base annua: da +5,4% a +5,3%, come anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, da +4,6% di novembre a +4,4%.
Lo scorso mese l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +3,6% a +3,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,6% a +3,4%. Quanto al 2023 l’inflazione di fondo è al 5,1% (3,8% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 5,3% (+4,1% nel 2022).
A dicembre nella zona euro l’inflazione segna +2.9% da +3.0% atteso su base annua. Il dato core passa da +3,6% precedente a +3,4% annuo.
Sempre in Eurozona frenano i prezzi alla produzione. A novembre il dato ha registrato un calo dello 0,3% su base mensile, rispetto al +0,3% del mese precedente ed al -0,1% stimato dagli analisti. Su anno invece si segnala una diminuzione dell’8,8% rispetto al -9,4% del mese precedente e contro il -8,7% del consensus. E’ quanto riporta l’Eurostat. I prezzi nell’intera Unione Europea segnano un decremento dello 0,2% su base congiunturale e un calo dell’8,1% tendenziale.
FOTO: SHUTTERSTOCK