La dichiarazione nel documento inviato alla commissione Comunicazione e Digitale della Camera dei Lord inglesi
Dopo il lancio di GPT Store è arrivato anche ChatGPT Team, versione più piccola dell’offerta Enterprise di OpenAI, destinata alle aziende con meno di 150 utenti ed include uno spazio di lavoro condiviso che consente ai team di creare i propri GPT.
Ma OpenAI è al centro dell’attenzione anche per altri motivi. Dopo le cause intentate da più parti, i vertici dell’azienda hanno ammesso che senza lo sfruttamento del materiale spesso protetto da copyright, è praticamente impossibile addestrare i sistemi di intelligenza artificiale. L’ammissione arriva direttamente dai vertici di ChatGPT che in un documento inviato alla commissione Comunicazione e Digitale della Camera dei Lord del Regno Unito dichiara «Poiché oggi il diritto d’autore copre praticamente ogni tipo di espressione umana – inclusi post di blog, fotografie, post di forum, frammenti di codice software e documenti governativi – sarebbe impossibile addestrare i principali modelli di Intelligenza Artificiale odierni senza utilizzare materiali protetti dal diritto d’autore».
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