
La principale causa della difficoltà di importazioni ed esportazioni proviene dalle azioni di guerra che non permettono il passaggio diretto delle navi
Gli attacchi dei militanti alle navi mercantili nel Mar Rosso affondano il commercio globale -1,3% da novembre a dicembre dell’anno appena concluso, hanno portato a un crollo dei volumi di merci trasportate in quella regione chiave, ha evidenziato l’istituto economico tedesco IfW Kiel: «attualmente vengono trasportati circa 200.000 container al giorno attraverso il Mar Rosso, in calo rispetto ai circa 500.000 al giorno di novembre». Negli ultimi mesi, i militanti Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno intensificato gli attacchi alle navi nella regione del Golfo per dimostrare il loro sostegno al gruppo islamista palestinese Hamas che combatte contro Israele a Gaza.
La principale causa della difficoltà di importazioni ed esportazioni proviene dalle azioni di guerra che non permettono il passaggio diretto delle navi. «Le deviazioni in risposta agli attacchi che hanno fatto sì che i viaggi tra i centri di produzione asiatici e i consumatori europei richiedano fino a 20 giorni in più», ha dichiarato Julian Hinz, direttore del centro di ricerca sulle politiche commerciali dell’IfW Kiel. Situazione che si sta riflettendo anche nelle cifre in calo del commercio per la Germania e l’UE: «le merci trasportate sono ancora in mare e non sono state scaricate nei porti come previsto – continua Hinz – giganti del trasporto marittimo come Maersk e Hapag-Lloyd hanno inviato le loro navi in viaggi più lunghi e costosi intorno al Capo di Buona Speranza in Sudafrica».
Negli ultimi mesi, i militanti Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno intensificato gli attacchi alle navi nella regione del Golfo per dimostrare il loro sostegno al gruppo islamista palestinese Hamas che combatte contro Israele a Gaza, rendendo la situazione ancora più allarmante. L’indicatore commerciale dell’IfW Kiel per il mese di dicembre ha mostrato un calo delle esportazioni e delle importazioni verso l’Unione Europea, rispettivamente del 2% e del 3,1%. Gli Stati Uniti hanno registrato una diminuzione dell’1,5% nelle esportazioni e dell’1% nelle importazioni, sebbene la rotta commerciale del Mar Rosso sia meno importante per questo Paese. Solo il commercio cinese è in controtendenza, con un aumento delle esportazioni dell’1,3% e delle importazioni del 3,1%. L’istituto ha affermato che ciò è probabilmente dovuto all’imminente Capodanno cinese.
FOTO: ANSA