
Su mese si registrano cali in tutti i comparti
Soffre l’industria italiana. A novembre si stima che l’indice in questione diminuisca dell’1,5% rispetto a ottobre e del 3,1% in termini tendenziali, quindi rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Lo rivela l‘Istat.
L’indice destagionalizzato mensile segna riduzioni congiunturali in tutti i comparti: variazioni negative caratterizzano, infatti, i beni strumentali (-0,2%), i beni intermedi e i beni di consumo (-1,8% in entrambi i raggruppamenti) e, in misura più marcata, l’energia (-4%).Si registrano incrementi tendenziali per l’energia (+1%) e i beni strumentali (+0,6%); evidenziano un calo, invece, i beni di consumo e i beni intermedi (-5,7% in entrambi i raggruppamenti).
Nella media del trimestre settembre-novembre si registra una flessione del livello della produzione dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti.
«Dati pessimi! Il Paese continua ad arretrare! Dopo il calo di ottobre prosegue l’andamento negativo delle nostre industrie. Non c’è un solo comparto che si salvi su base congiunturale e i beni di consumo sono secondi per flessione solo all’energia con un -1,8%. Insomma, le nostre industrie vanno sempre peggio», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
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