
Dibattito fra Nikki Haley e Ron DeSantis: si contendono il ruolo di anti-Trump
«Il caos è Joe Biden non io». A specificarlo è stato Donald Trump in un’intervista a Fox news in Iowa, riferendosi ad una sua dichiarazione nella quale minacciava “il caos” se non avesse ottenuto l’immunità nel caso federale contro di lui per le interferenze alle elezioni del 2020. «Quando ero presidente la Cina mi temeva, il mondo mi temeva – ha aggiunto. – Penso che i mercati crolleranno se non vinco le elezioni. L’economia è ina situazione terribile, ma la Borsa sta salendo perché sono in testa a Joe Biden in tutti i sondaggi».
Ed ha sorriso quando ha saputo che Chris Christie si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca per le presidenziali di Usa 2024. «Sono orgoglioso di quanto fatto finora. Le campagne elettorali sono fatte per vincere e mi è chiaro che non ho una strada per conquistare la nomination. Per questo sospendo la mia campagna», ha dichiarato l’ex governatore del New Jersey. Con l’uscita di Christie si restringe la platea di candidati repubblicani al 2024.
Ed è andato in onda il dibattito fra i candidati repubblicani per la Casa Bianca. A confrontarsi a pochi giorni dai caucus dell’Iowa, sono stati Nikki Haley e Ron DeSantis, che si contendono il ruolo di anti-Trump. L’ex presidente, anche se qualificato per il confronto, ha deciso di non partecipare preferendo una intervista singola su Fox. E quindi sembrava che i candidati alle prossime elezioni Usa fossero solo in due. Haley e DeSantis hanno criticato Trump a distanza. «L’ex presidente “ha perso le elezioni del 2020, Biden ha vinto. Va ripetendo che il 6 gennaio è stato un giorno meraviglioso mentre per me è stato terribile», ha detto Haley prevenendo “quattro anni di caos” se l’ex presidente dovesse vincere e ribadendo che gli Stati Uniti hanno bisogno di leader di nuova generazione. «Il prossimo presidente deve avere chiarezza morale e avere una visione su venti anni, non su quattro o otto», ha aggiunto l’ex governatrice del South Carolina. «Mi piacerebbe che Trump fosse qui, perché io corro contro di lui», ha precisato ancora cercando così di sminuire il suo rivale DeSantis che però non ha subito passivamente gli attacchi. «Haley è debole sull’immigrazione», ha tuonato criticando anche Trump sui migranti. «Aveva promesso che avrebbe costruito il muro al confine con il Messico e che avrebbe aumentato le espulsioni di migranti illegali ma non lo ha fatto: ha espulso meno immigrati di Barack Obama», ha spiegato mettendo in evidenza la necessità di aver un muro al confine. I toni fra i due contenenti alla Casa Bianca sono saliti ancora di più sull’Ucraina. Haley ha ribadito il suo sostegno a Kiev perché “se vince la Russia, vince la Cina” su Taiwan. DeSantis invece ha ribadito la sua contrarietà, osservando come Haley sia più preoccupata dei confini ucraini che di quello americano.
L’agguerrita battaglia è durata 120 minuti. «Al voto c’è in gioco la libertà, il declino è una scelta. Sarà un presidente di cui potrete essere orgogliosi». Lo afferma Ron DeSantis chiudendo il dibattito fra i candidati repubblicani alla Casa Bianca.
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