
La bilancia dei pagamenti del Giappone chiude in surplus nel mese di novembre
A novembre in Giappone la bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 699,4 miliardi di yen, contro il passivo di 129 miliardi di ottobre e rispetto al deficit di 1.645,5 miliardi dell’anno prima, a fronte di un calo delle esportazioni a 8.623,9 miliardi di yen e delle importazioni a 9.348,1 miliardi. Si tratta rispettivamente di un -4,5% e -11,4% su anno.
La bilancia dei pagamenti del Giappone chiude invece in surplus a novembre. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF) si è generato un avanzo delle partite correnti di 1.925,6 miliardi di yen, in diminuzione rispetto all’attivo di 2.582,8 miliardi del mese precedente e in aumento rispetto ai 1.772,1 miliardi dello stesso mese del 2022. Le stime degli analisti erano per un surplus in aumento fino a 2.385 miliardi di yen.
Ricordiamo che la bilancia commerciale è il conto che registra importazioni ed esportazioni di uno Stato. È quindi la differenza (saldo) tra il valore delle merci vendute all’estero e quelle acquistate da un altro Paese. Quando il valore totale delle esportazioni è superiore alle importazioni, la bilancia commerciale è positiva e produce un surplus commerciale . Un surplus commerciale significa che il paese ha realizzato profitti dal commercio internazionale. Quando il valore totale delle esportazioni è inferiore alle importazioni, la bilancia commerciale è negativa e produce un deficit commerciale. Un deficit commerciale significa che il paese sta spendendo più di quanto guadagna nell’arena globale. La bilancia dei pagamenti di un paese registra invece i pagamenti effettuati, in un determinato arco di tempo, fra i residenti di quel paese e quelli di altri paesi.
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