
Rimane per Confcommercio preoccupazione per un fragile mercato del lavoro
Il Misery Index di Confcommercio per il penultimo mese dell’anno appena terminato segnala un calo del disagio sociale rispetto al precedente mese di ottobre, novembre 2023 l’indice di disagio sociale si è attestato a 13,8 con un calo di 1,2 punti su ottobre. Una riduzione imputabile in larga parte al rientro dell’inflazione per i beni e i servizi ad alta frequenza d’acquisto, al 4,6% dal 5,6% di ottobre. Anche la disoccupazione estesa è scesa all’8,3%. Nonostante si sia tornati ai valori dell’estate del 2019, permangono però – segnala Confcommercio – le preoccupazioni sull’evoluzione nel breve periodo dell’area del disagio sociale, a questo punto legata interamente alle fragilità del mercato del lavoro e non più alle dinamiche inflazionistiche.
Ancora Confcommercio spiega che in una fase in cui il rientro dell’inflazione è un elemento consolidato, che in prospettiva fornirà un contributo sempre più contenuto alla tenuta o riduzione dell’area del disagio sociale, le dinamiche del mercato del lavoro assumono un ruolo cruciale. Sul fronte lavoro si registra, a novembre, un aumento degli occupati di 30 mila unità sul mese precedente e una diminuzione di 66 mila unità delle persone in cerca di lavoro, al dato si associa dopo alcuni mesi, un aumento degli inattivi con -48 mila persone sul mese. Queste dinamiche hanno portato a un ridimensionamento del tasso di disoccupazione ufficiale sceso al 7,5%. Il combinarsi di alcune dinamiche, che sommano le ore di cassa integrazione agli assegni erogati dai fondi di solidarietà ha comportato un ridimensionamento del tasso di disoccupazione esteso sceso all’8,3%. Mentre sul fronte beni e servizi, come già anticipato, a novembre 2023 i prezzi di quelli ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato una variazione su base annua del 4,6%, in ripiegamento di un punto percentuale rispetto a ottobre. La tendenza al rientro è proseguita anche nel mese successivo, che secondo le prime stime si attesterebbe al 4,4%.
FOTO: IMAGOECONOMICA