
Situazione critica per l’occupazione negli stabilimenti del colosso automobilistico: a Torino è scattato un “fermo produttivo”, in Basilicata non è stata rinnovata la commessa
La Fiom ha annunciato che sono state comunicate da Stellantis tre settimane di cassa integrazione, dal 12 febbraio al 3 marzo per 2260 addetti della carrozzeria di Mirafiori sono state comunicate. Il sindacato sottolienea che la motivazione della fermata produttiva fornita dall’azienda fa riferimento alla necessità di adeguare i flussi produttivi delle vetture assemblate, al transitorio andamento della domanda di mercato.
«Il 2024 non poteva iniziare peggio di così – commenta per la Fiom il segretario generale torinese, Edi Lazzi – dopo lo stop per un intero mese a scavallo dell’ anno, ecco che arriva la nuova comunicazione di cassa integrazione. Sono numeri inquietanti, tanto più alla luce dello sbarco nel mercato statunitense della 500 elettrica. Mirafiori è in agonia, è necessario darle ossigeno con nuove produzioni. Questo è un altro segnale che mi fa sostenere che abbiamo fatto bene con Fim e Uilm, a scrivere il documento unitario per il rilancio di Mirafiori e dell’automotive in generale».
«Con il 2024 siamo entrati nel diciassettesimo anno consecutivo di utilizzo degli ammortizzatori sociali in carrozzeria – aggiunge Gianni Mannori, responsabile Fiom di Mirafiori – questo vuol dire che gli operai hanno perso decine di migliaia di euro di stipendio nel corso di questo lunghissimo tempo. Ecco perché abbiamo chiesto all’azienda, senza al momento ricevere risposta, di integrare economicamente il differenziale retributivo anche a fronte dei grandi introiti che il gruppo Stellantis ha fatto nel corso del 2023».
Da Nord a Sud: uno sciopero con presidio di protesta si è tenuto oggi a Melfi, in provincia di Potenza, da parte dei lavoratori delle ditte della logistica Fdm e Las per il mancato rinnovo della commessa che finora legava il gruppo torinese con la Fdm. Sono 110 i lavoratori coinvolti, a rischio occupazionale. Hanno protestato sui binari della stazione di San Nicola di Melfi.
Nel corso della mattinata hanno incontrato l’assessore regionale al lavoro, Michele Casino, che si è recato a Melfi per esprimere sostegno. Dopo il presidio, si è tenuto un incontro al Comune in cui c’è stata una telefonata tra Casino e il ministro alle imprese e al made in Italy Adolfo Urso.
«La Regione Basilicata – ha detto Casino – è al fianco dei lavoratori degli indotti Stellantis, dei sindaci e dei sindacati. Il principale obiettivo di tutti è quello di individuare soluzioni percorribili per gli operai che perdono il lavoro a causa del mancato rinnovo degli appalti. Per giungere a un risultato efficace è necessario che, mentre si sviluppano le trattative per la tutela dei livelli occupazionali, prenda forma una strategia di breve periodo in grado di rigenerare la competitività delle filiere produttive legate allo stabilimento Stellantis».