
I riflettori restano puntati sul Forum internazionale di Davos, dove è in programma domani l’intervento della presidente della Bce Lagarde
Le Borse europee chiudono in calo anche la seconda seduta della settimana, in scia alla debolezza dei mercati su entrambe le sponde dell’atlantico. A Piazza Affari il Ftse Mib riesce però ad azzerare le perdite iniziali e a strappare la parità sul finale (+0,03%) sostenuto da Mediobanca (+2,4%) e Generali (+1,31%). Parigi ha perso lo 0,18% a 7.398 punti, Francoforte lo 0,3% a 16.568 punti, Londra lo 0,48% a 7.556 punti.
I riflettori restano puntati sul Forum internazionale di Davos, dove è in programma domani l’intervento della presidente della Bce Christine Lagarde.
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Nell’attesa, sta andando in scena una vera e propria sfida tra falchi e colombe della Banca centrale europea. Intanto oltreoceano prosegue la stagione delle trimestrali, iniziata venerdì in chiaroscuro e con le banche ancora protagoniste: se Goldman Sachs ha registrato risultati sopra le attese, Morgan Stanley ha deluso sul fronte dell’utile.
Sul valutario, il biglietto verde si rafforza contro le principali monete, con il cambio euro/dollaro a 1,089 (1,091 in avvio e 1,095 al closing della vigilia) e il cambio dollaro/yen a 146,85 (+0,74%). Stabile il cambio tra la moneta unica e la divisa nipponica.
Il prezzo del gas europeo, dopo una ripresa iniziale, scende di nuovo sotto i 30 euro (a 29,4) sui minimi dello scorso agosto. In lieve calo il petrolio con il Brent marzo scambiato a 78 dollari al barile (-0,2%) e il Wti Febbraio a 72 dollari (-0,5%).
Tornando a Piazza Affari, corre Mediobanca dopo l’upgrade degli analisti di Intermonte, in controtendenza con il resto del settore in Europa. In luce anche Generali con un rialzo dell’1,26% a 20,06 euro. Il titolo è ai massimi da inizio aprile 2022, poco prima dell’assemblea che vide la sfida tra la lista del cda (sostenuta da Mediobanca), poi vittoriosa, e quella presentata da Caltagirone (votata anche da Delfin e da Fondazione Crt).
In coda al Ftse Mib Amplifon (-3,11%) e e Interpump (-1,94%). Seduta negativa anche per il lusso e per le utility.
(foto SHUTTERSTOCK)