Tornano a salire i rendimenti dei titoli di stato USA
Wall Street apre in calo con i tre indici che risentono dei risultati negativi di alcuni dati macro particolarmente importanti. All’avvio delle contrattazioni il Dow Jones perde lo 0,5%, l’S&P 500 lo 0,7%, e il Nasdaq Composite lo 0,9%.
Nello stesso momento, in Europa, dove oggi sono stati resi noti i dati sull’inflazione di dicembre, il Ftse Mib era in passivo dell’1,2%, il Dax dell’1,1%, il Cac 40superava soglia -1,3% e il Ftse 100 inglese addirittura arrivava a -1,7%.
Sebbene, dagli USA, i dati sulle vendite al dettaglio a dicembre siano stati più forti del previsto, dato che ha permesso di evidenziare la resilienza dei consumatori e mettere in forse altre mosse aggressive da parte della Fed, all’orizzonte resta la Cina come punto debole per l’intera economia mondiale. Intanto il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni risulta in aumento arrivando al 4,104%, rialzo che è stato più evidente dopo che il governatore della Federal Reserve Christopher Waller ha avvertito su un allentamento della politica monetaria che potrebbe avvenire più lentamente del previsto.
Da parte sua, invece, la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha dichiarato di aspettarsi che la BCE tagli i tassi entro la fine dell’anno, ma ha ribadito nuovamente un approccio ancora dipendente in toto dall’evoluzione dai dati.
Il prossimo importante test per il mercato è ancora rappresentato dalle trimestrali che si stanno snocciolando in queste ore e potrebbe dettare l’impostazione per il 2024.
L’attesa per la serata (ora italiana) riguarda la pubblicazione del beige book e le osservazioni del presidente e amministratore delegato della Federal Reserve Bank di New York, John Williams.
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