
Piatti i prezzi import. In aumento la produzione industriale
Le vendite al dettaglio negli Usa sono aumentate dello 0,6% a dicembre su base mensile, sostenute da una ripresa dei negozi di abbigliamento e accessori e delle attività online senza negozi. I risultati sono stati migliori dello 0,4% stimato dal Dow Jones.
Escludendo le automobili, le vendite sono aumentate dello 0,4%, superando anche la stima dello 0,2%.
Lo shopping natalizio si è rivelato addirittura migliore del previsto a dicembre, poiché gli acquirenti hanno accelerato il ritmo per chiudere un forte 2023, ha riferito mercoledì il Dipartimento del Commercio.
Su base annua, le vendite al dettaglio hanno chiuso l’anno in crescita del 5,6%. I numeri non sono adeguati all’inflazione, quindi le vendite mostrano che i consumatori sono più che al passo con un tasso di inflazione del 3,4% misurato dall’indice dei prezzi al consumo. L’IPC è aumentato dello 0,3% a dicembre, anch’esso inferiore all’aumento delle vendite al dettaglio.
A dicembre i prezzi all’importazione negli Stati Uniti sono rimasti invariati rispetto al mese precedente, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro; le attese erano per un ribasso dello 0,6%. Il dato di ottobre è stato rivisto da -0,4% a -0,5%. Nell’ultimo anno, i prezzi all’importazione sono diminuiti dell’1,6%. I prezzi all’esportazione sono diminuiti dello 0,9% per il terzo mese consecutivo; in un anno, sono diminuiti del 3,2%.
Risulta in crescita la produzione industriale. A dicembre si registra una salita dello 0,1% su base mensile, dopo il +0,2% del mese precedente e rispetto alla variazione nulla attesa dagli analisti. Su base annua si registra un incremento dell’1%. La produzione manifatturiera registra un aumento dello 0,1% dopo il +0,2% di novembre.
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