
Resta positivo il saldo complessivo delle immatricolazioni nel 2023 a quota 12.847.481 (+13,7% sul 2022)
Frena a dicembre il mercato delle auto nel Vecchio Continente. Dopo 16 mesi di crescita, secondo i dati appena diffusi da Acea, nell’area EU + EFTA + UK lo scorso mese è stato chiuso con una flessione del 3,8%. Resta, invece, positivo il saldo complessivo delle immatricolazioni nel 2023 a quota 12.847.481, in rialzo del 13,7% sul 2022.
«Il risultato del 2023 – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – è dovuto essenzialmente alla domanda delle aziende che hanno sostenuto il mercato nell’intera area avendo la capacità di assorbire i forti rincari dei prezzi delle auto. La buona propensione all’acquisto di auto dalle aziende ha infatti compensato la forte debolezza della domanda dei privati scoraggiata soprattutto da aumenti dei prezzi che, tanto per citare un caso, quello dell’Italia, sono cresciuti del 34,3% tra il 2019 e il 2022, ed hanno avuto ulteriori aumenti nel 2023».
Nello specifico a dicembre Volkswagen segna una crescita dell’1% a 226.397 unità e chiude l’anno con un +18% a 2,75 milioni di unità. La quota di mercato è pari al 26,1%. Stellantis segna invece una flessione del -19,2% a 121.150 auto, ma il bilancio 2023 resta positivo con un +2,9% a 1,88 milioni e una quota del 17,8%. Al terzo posto si piazza Renault che chiude dicembre in calo del -4,5%, mentre nell’anno la crescita è stata del 17% a 1,152 milioni di unità e una quota del 10,9%.
Le prospettive per il futuro non sono rosee. «In alcuni mercati particolarmente importanti dell’area la domanda delle flotte mostra però segni di cedimento e a questo si deve attribuire il dato negativo di dicembre che, tra l’altro, getta un’ombra sinistra sul 2024. E ciò anche perché, mentre si esauriva il portafoglio ordini accumulato ai tempi delle carenze di produzione legate alle difficoltà di fornitura di componenti importanti, come microchip, cavi ed altro, non si ricostituiva un portafoglio ordini abbastanza importante per sostenere il mercato nel 2024», dichiara Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.
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