In peggioramento l’occupazione
In Australia il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,9% a dicembre, invariato rispetto a novembre e mantenendosi al livello più alto in 19 mesi.
Peggiora invece l’occupazione. Il numero di lavoratori australiani è inaspettatamente diminuito di 65.100 unità lo scorso mese rispetto ad un aumento di 17.600 persone stimato in un sondaggio Reuters condotto tra gli economisti.
Anche il tasso di partecipazione al lavoro del paese è sceso più del previsto al 66,8%, in calo rispetto alle stime del 67,1% e al di sotto del 67,2% di novembre.
David Taylor, capo delle statistiche del lavoro presso l’ufficio statistico australiano, ha osservato che “sia i tassi di disoccupazione che quelli di sottoccupazione sono rimasti relativamente bassi e il tasso di partecipazione e il rapporto occupazione/popolazione relativamente alti, suggerendo che il mercato del lavoro rimane ristretto”.
Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo economico, dal 1992 e fino allo scoppio della pandemia da COVID-19, l’Australia ha registrato tassi di crescita economica positivi e al di sopra della media delle economie OCSE, con incrementi del 2-3% l’anno.
Come previsto dal Fondo monetario internazionale, l’economia australiana è diventata nel 2021, ed è tuttora, la 12esima economia più grande al mondo, con l’aumento di due posizioni rispetto al 2019. Pur ospitando solo lo 0,3% della popolazione mondiale, l’Australia rappresenta l’1,7% dell’economia globale. Nel 2024 il Pil sarà di circa 1.619 miliardi di euro, leggermente in calo rispetto ai 1.625 miliardi di euro del 2023.
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