Secondo Il Sole 24 Ore, ci sarebbero voci su trattative di mercato, ma non c’è stata una richiesta formale. In particolare, Redbird potrebbe essere interessato solo a cessioni di piccole quote
Ha funzionato la strategia di accettare di giocare la Supercoppa Italiana a Riad: l’attenzione degli sceicchi sulla Serie A sembra essersi riaccesa. Almeno secondo quanto ha appreso Il Sole 24 ore. “In particolare – si legge sul sito del quotidiano -, a finire al centro di rumors su presunte trattative di mercato, con un’eco che rimbalza dal Golfo alla Penisola, sono stati il Milan (tra le squadre più amate dagli appassionati di calcio sauditi) e la Roma“, che giocherà un amichevole in Arabia con l’Al Shabab il 24.
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Per quanto riguarda la squadra giallorossa, il quotidiano sottolinea che l’amichevole è stata organizzata nell’ambito della Riyadh Season, la manifestazione che promuove l’immagine della capitale saudita e attrae oltre 15 milioni di visitatori, il cui logo campeggia da qualche mese sulle maglie della Roma come main sponsor (l’accordo biennale dovrebbe valere 25 milioni).
“L’appeal della maglia giallorossa non è diminuito, nonostante le recenti difficoltà e l’esonero di un allenatore iconico come Josè Mourinho. Da qui l’interesse da parte del mondo arabo anche per un eventuale ingresso nell’azionariato del club”, si legge sul sito, secondo cui le indiscrezioni sembrerebbero trovare conferma negli ambienti finanziari sauditi, anche se una manifestazione formale di interesse non è arrivata.
Anche per quanto riguarda il Milan, le indiscrezioni su possibili cessioni del club non trovano conferme. Jerry Cardinale da alcuni mesi sta però lavorando per trovare soluzioni convenienti e rimborsare il debito contratto con Elliott al momento dell’acquisto del club (585 milioni, con interessi intorno al 7%, e una somma finale da restituire di circa 670 milioni).
Non c’è una urgenza particolare visto che la scadenza è fissata nel 2025 e che Red Bird attraverso vari fondi che operano tra sport ed entertainment gestisce oggi asset per circa 8 miliardi di euro. “L’idea di Cardinale sarebbe quella di vendere, nel caso, piccole quote, come hanno fatto le franchigie americane che negli ultimi anni, dopo la pandemia, hanno aperto alla possibilità che i fondi di private equity rilevino tra il 5 e il 10 per cento“, spiega il quotidiano.
(foto ANSA)