
L’autorità cinese di regolamentazione del gioco d’azzardo ha rimosso dal suo sito web le regole proposte il mese scorso volte a frenare le spese e i premi che incoraggiano a giocare ai videogiochi
L’autorità cinese di regolamentazione del gioco d’azzardo ha rimosso dal suo sito web le regole proposte il mese scorso volte a frenare le spese e i premi che incoraggiano a giocare ai videogiochi. La National Press and Publication Administration aveva pubblicato una bozza di regole che proponevano limiti alla spesa nel gioco. Le normative avrebbero ostacolato la capacità dei colossi del settore, Tencent e NetEase, di ricavare guadagni dai giochi digitali e le loro azioni alla notizie erano infatti crollate. La bozza delle regole aveva scatenato il panico tra gli investitori, spazzando via quasi 80 miliardi di dollari di valore di mercato dalle due più grandi società di gioco cinesi quando furono annunciate.
Ma ora quella bozza non c’è più e l’NPPA non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento sul motivo della rimozione. Secondo alcuni analisti potrebbe essere in serbo una revisione. Intanto però alla notizia le azioni di Tencent Holdings, la più grande azienda di giochi al mondo e il suo rivale più vicino, NetEase, sono aumentati rispettivamente del 6% e del 7% nelle contrattazioni mattutine.
E’ bene ricordare che nel corso degli anni Pechino è diventata sempre più dura nei confronti dei videogiochi. Nel 2021 ha stabilito limiti rigorosi di tempo di gioco per i giocatori di età inferiore ai 18 anni e ha sospeso l’approvazione di nuovi videogiochi per circa 8 mesi, citando preoccupazioni sulla dipendenza dal gioco. Anche se la repressione si è formalmente conclusa lo scorso anno con la ripresa delle approvazioni di nuovi giochi, i regolatori hanno continuato a imporre restrizioni per frenare la spesa “in-game”. A seguito della repressione di Pechino sui giochi nel 2021 il 2022 è stato l’anno più difficile mai registrato per l’industria cinese dei giochi poiché le entrate totali sono diminuite per la prima volta. Secondo l’associazione industriale CGIGC il mercato è tornato a crescere nel 2023 con le entrate nazionali che sono aumentate del 13% a 303 miliardi di yuan (42,6 miliardi di dollari).
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