I requisiti relativi al coefficiente di riserva (RRR) per le banche saranno tagliati di 50 punti base a partire dal 5 febbraio, il che fornirà 1 trilione di yuan di capitale a lungo termine
La banca centrale cinese annuncia un allentamento della politica monetaria nel tentativo di rilanciare la crescita. In particolare i requisiti del coefficiente di riserva per le banche saranno tagliati di 50 punti base a partire dal 5 febbraio, il che fornirà 1.000 miliardi di yuan di capitale a lungo termine. E’ quanto ha riferito Pan Gongsheng, governatore della Banca popolare cinese, in una conferenza stampa a Pechino oggi.
L’istituto centrale ha affermato che c’è spazio per un ulteriore allentamento della politica monetaria, aggiungendo che è probabile un modesto rimbalzo dei prezzi al consumo.
Intanto le autorità cinesi hanno anunciatop che stanno inasprendo i limiti ai deflussi di capitali restringendo l’accesso ai fondi che investono in titoli esteri mentre il Paese si trova ad affrontare una crisi del mercato azionario interno. I mercati azionari cinesi hanno avuto un inizio anno infelice, con una crescita economica irregolare, dopo le restrizioni imposte per il Covid, e un mercato immobiliare che continua a stare in crisi, senza contare le tensioni geopolitiche in corso con l’Occidente: tutto ciò ha consolidato la determinazione degli investitori stranieri a tenersi alla larga dai mercati. Il valore di mercato totale delle azioni cinesi e di Hong Kong è crollato di oltre 6.000 miliardi di dollari dai picchi del 2021. Ed ora le autorità cinesi vorrebbero correre ai ripari. Documenti pubblici, riporta l’FT, mostrano che 79 fondi cinesi hanno sospeso le vendite agli investitori al dettaglio e 53 le hanno limitate. Insieme, questi rappresentano circa il 30% di tutti i fondi destinati ai mercati esteri diversi da Hong Kong. I fondi includono alcuni gestiti da JPMorgan Asset Management e Manulife Investment Management.
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