
Hera prevede di aver chiuso il 2023 con un margine operativo lordo (MOL) oltre i 1.480 milioni di euro, 185 milioni in più (+14%) rispetto ai 1.295 milioni di euro del 2022
Investimenti quinquennali per 4,4 miliardi di euro e un margine operativo lordo di 1,650 miliardi, previsto in crescita del 27% rispetto al 2022. Hera ha presentato il nuovo piano industriale al 2027 che si pone come obiettivo la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder con obiettivi di sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale.
In particolare lo sviluppo organico è il principale motore di crescita con 375 milioni di euro ed è previsto un importante contributo dalle operazioni di M&A per 100 milioni di euro, in linea con il track record del gruppo.
Si prevede un incremento del ritorno sul capitale investito netto da 7,9% al 9,5% al 2027; il rapporto debito netto/mol è atteso stabilmente al di sotto delle tre volte in arco piano: 2,7 volte nel 2027. La società stima una crescita media annua dell’utile per azione al 7% e un ritorno totale medio annuo per gli azionisti del 12%. Per quanto riguarda la cedola, nel piano si attende una crescita del dividendo del 28% (fino a 16 centesimi per azione nel 2027); mentre per quanto riguarda il 2023 il dividendo è previsto a 14 centesimi di euro (+12% rispetto al 2022), superiore alle attese di piano.
Per il 2023 Hera prevede di aver chiuso l’anno con un margine operativo lordo (MOL) oltre i 1.480 milioni di euro, 185 milioni in più (+14%) rispetto ai 1.295 milioni di euro del 2022. Questo risultato traguarda con tre anni di anticipo il target che era stato fissato dal precedente piano industriale per il 2026 (1.470 milioni di euro).
FOTO: UFFICIO STAMPA