In Serie A, prima la Juve, mentre il Milan supera l’Inter
Calcio europeo sempre più spaccato tra i 10 club più ricchi che superano i 500 milioni di fatturato e gli altri che rincorrono. Il Real Madrid torna in vetta scalzando il Manchester City con ricavi record di 831 milioni e un aumento di 118 milioni rispetto all’anno precedente.
Altro che Champions League, Europa League, Conference League o SuperLeague, i club ambiscono a entrare nella Money League, che fa sorridere presidenti e dirigenti delle società calcistiche e incoronano i club paperoni del mondo. I Top 20 hanno registrato un fatturato record di 10,5 miliardi di euro, con un incremento del 14% rispetto ai 9,2 miliardi della stagione 2021/22. La crescita nella stagione successiva è stata trainata dai ricavi record generati dalle partite e da quelli commerciali, rispettivamente 1,9 miliardi di euro e 4,4 miliardi di euro, gli ultimi hanno superato quelli derivanti dagli introiti televisivi. Queste le cifre certificate dalla 27ª edizione della Football Money League di Deloitte sui club che hanno generato i maggiori ricavi, senza considera le plusvalenze da calciomercato, per la passata stagione.
Mentre per la Serie A è la Juventus a confermarsi primo club del calcio italiano per fatturato, rimanendo all’undicesimo posto mondiale ma con un aumento dei propri ricavi dell’8% a 432 milioni. Balzo in avanti del Milan, che passa dalla 16esima posizione complessiva alla 13esima, toccando quota 385 milioni di ricavi, con un +50% rispetto alla stagione 2021/22, anche grazie ai forti introiti della Champions League. Sull’altra sponda di Milano l’Inter rimane stabile al 14esimo posto, con un aumento di quasi 50 milioni di fatturato a quota 379 milioni, in aumento del 23% rispetto alla stagione precedente, con il Napoli che è una delle tre new entry nella Top 20 di questa edizione con ricavi totali per oltre 267 milioni, in crescita del 71%.
Seguendo la tipologia dei ricavi espressa da Deloitte sono i ricavi commerciali che rappresentano il maggior flusso di entrate per i club della Money League, sono quelli commerciali a rappresentare il maggior flusso di entrate per i club per la prima volta dalla stagione 2015/16, escludendo la stagione 2019/20 per l’impatto del Covid 19. In particolare, 17 dei 20 club più importanti hanno registrato un aumento dei ricavi commerciali rispetto all’anno precedente, con una crescita attribuibile in gran parte al miglioramento delle vendite al dettaglio, ai ricavi derivanti da eventi non di campo e al recupero dei ricavi da sponsorizzazione che erano stati colpiti dalla pandemia. Facendo registrare questo nuovo dato vediamo che le vere partite, quelle economiche, si giocano fuori dal rettangolo verde, ma negli store.
Al contrario, i ricavi derivanti dai diritti televisivi dichiarati dai club della Money League sono aumentati del +5%, una crescita limitata, in parte, dal fatto che la stagione 2022/23 rientra negli accordi dei broadcast domestici già esistenti. Complessivamente, i club rientrati in classifica hanno registrato un fatturato medio di oltre 500 milioni di euro, con i ricavi commerciali e televisivi che hanno contribuito in misura simile, rispettivamente per 222 milioni di euro, il 42% e 213 milioni di euro, il 40%, seguiti dai ricavi da matchday 92 milioni di euro, il 18%.
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