
Il rapporto Utilitalia su imprese acqua, ambiente e energia
Un volume complessivo di investimenti di 6,2 miliardi realizzati nel 2022, un terzo dei quali destinati a decarbonizzazione, digitalizzazione ed economia circolare. Così le Utilities, le imprese che gestiscono energia, acqua e rifiuti, contribuiscono alla transizione ecologica e digitale. L’annuale rapporto di sostenibilità Le utilities italiane per la transizione ecologica e digitale, elaborato da Fondazione Utilitatis per conto di Utilitalia, su un campione di 89 aziende. La fotografia mostra un comparto in ascesa, dove gli investimenti sono cresciuti del 35% in un anno che vale 12,7 miliardi di valore aggiunto.
Rispetto ai 4,6 miliardi di investimenti realizzati nel 2021, nel 2022 il dato è salito a 6,2 un +35%: di questi, 1,8 sono stati destinati alle sfide della decarbonizzazione, della digitalizzazione e dell’economia circolare, il 29% del totale. L’obiettivo della decarbonizzazione resta centrale, con investimenti che superano gli 830 milioni, dall’energia prodotta da fonti rinnovabili l’81% ai quasi 9 mila mezzi a basso impatto ambientale, con il 22%, principalmente utilizzati per la raccolta dei rifiuti. In economia circolare gli investimenti ammontano a 514 milioni ben +84% in un anno, grazie ai quali percentuale di riciclo dei rifiuti differenziati arriva al 92% e il tasso di recupero dei fanghi di depurazione supera l’88%. Per quanto riguarda la digitalizzazione, gli investimenti sono stati 420 milioni, +41% su 2021.
Il valore aggiunto annuale distribuito agli stakeholder è stato di 12,7 miliardi, +18% rispetto agli 11,7 miliardi dell’anno precedente. A questo dato si sommano altri 33,7 miliardi di spesa verso i fornitori, di cui quasi il 65% verso realtà locali, sottolineando il forte rapporto con il territorio. «Le utilities si occupano di acqua, di energia, di rifiuti, servizi fondamentali per i cittadini e per le imprese e per assecondare le politiche di sostenibilità, per realizzare quegli investimenti e quelle azioni previste anche dal Green Deal Europeo – ha affermato il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini in un intervento ad Ansa Incontra. I 6,2 miliardi del 2022 danno il senso e il peso anche per l’economia di questo Paese del ruolo delle utilities. Un valore che è dato anche dai ritorni per gli stakeholder. Le nostre utilities hanno degli azionisti privati, ma anche ancora una grande rilevante partecipazione dei Comuni. Molto del valore economico che produciamo ritorna ai nostri comuni azionisti».
Il 47% delle utilities elabora un rapporto di sostenibilità, il 17% si è dotato di una struttura dedicata alla sostenibilità e il 36% ha previsto obiettivi espliciti di sostenibilità all’interno del piano industriale. Nell’ambito specifico della salute e della sicurezza sul lavoro, il 56% monitora i near miss, ovvero gli incidenti mancati e il 53% adotta sistemi certificati di gestione della sicurezza sul lavoro. Sul fronte della parità di genere si registra una percentuale di donne nei Consigli di amministrazione pari al 36%.
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