
Inps: delle 287 mila richieste accettate oltre 154 mila sono andate nelle due principali regioni del Mezzogiorno. Il pagamento medio ammonta a 645 euro a nucleo
Alla fine del primo mese di operatività dell’Assegno di inclusione, la fotografia scattata dall’Inps mostra differenze a livello regionale. Secondo i dati, le Regioni dove il sussidio è stato maggiormente corrisposto sono la Campania e la Sicilia.
Introdotto dal governo Meloni, l’Assegno di inclusione prevede un’indennità mensile per i nuclei privi di reddito da lavoro che versano in difficoltà economiche, partite ufficialmente il 26 gennaio le retribuzioni. Rispetto al Reddito di cittadinanza, i requisiti sono più stringenti e prevedono la presenza all’interno dei nuclei di soggetti non occupabili, come anziani over 59, minori o disabili. Per gli inoccupati in grado di lavorare da settembre è attivo invece il Supporto per la formazione e il lavoro.
L’Inps calcola come delle 287mila domande accettate, sulle 446mila inoltrate a livello nazionale, il 53,7% trova riscontro nei residenti tra Campania e Sicilia. In termini numerici, gli assegni erogati a gennaio 2024 nelle due principali Regioni del Mezzogiorno ammontano a 154.666. Sicilia e Campania rappresentano insieme il 17,6% della popolazione italiana. Nello specifico, secondo i dati dell’Istituto di previdenza la Campania risulta la prima Regione con 83.355 carte Adi emesse, seguita dalla Sicilia con 71.311.
Confrontando i dati dell’Assegno di inclusione con quelli sul Reddito di cittadinanza a novembre 2023, emerge come tre assegni su quattro sono destinati al Mezzogiorno. Nel vecchio sussidio la proporzione era di uno su tre. Mentre l’erogazione dell’Assegno di inclusione sembra non seguire il criterio della densità abitativa. In Lombardia, che con oltre 10 milioni di abitanti si conferma la Regione più popolosa, l’Assegno ha interessato solo 12.304 nuclei, il 4,2%. Nell’intero Nord Italia sono stati emessi nella prima tornata 33.261 Assegni di inclusione, pari all’11,56% del totale. Le Regioni dove circolano meno indennità di questo tipo sono la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige. Situazione analoga nel Centro Italia dove sono arrivati 29.982 Assegni di inclusione pari al 10,42% del totale. Il Lazio si colloca tra le Regioni dove sono state emesse più carte Adi: 21.246 appena dietro alla Puglia con 27.628.
Intanto, i primi accrediti per la misura, rivolta ai nuclei familiari in cui ci sia almeno un componente minore, disabile o over-60 sarà pagato con la Carta di inclusione, l’assegno può essere riconosciuto per 18 mesi e rinnovato, dopo la stop di un mese, per ulteriori 12 mesi. Già fissato il calendario successivo: dopo il primo slot del 26 gennaio, per le domande presentate a partire dall’8 gennaio ed entro il 31 gennaio, il primo pagamento arriverà dal 15 febbraio. Per le domande presentate a febbraio e così via, il primo pagamento verrà disposto dal 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del Pad. A regime il pagamento sarà per tutti il 27 del mese di competenza.
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