Spesso gli italiani hanno dovuto attingere ai risparmi per far fronte alle spese
Cala la proverbiale propensione al risparmio degli italiani ma non per un cambio della mentalità ma solo per cause di forza maggiore. La crescita dei prezzi al consumo registrata a dicembre del 2023 ha portato molte persone, spaventate anche dalla crescita dei mutui, ad attingere ai propri risparmi.
Questo ha portato ad un calo del 3,6% della propensione al risparmio. Parallelamente il credito al consumo avrebbe raggiunto la cifra record di 160 miliardi di euro. Aggiungendo a questo il peso di mutui e finanziamenti vari, si raggiunge la cifra di 585 miliardi, pari a un debito medio di 22.674 euro a famiglia, ovvero quasi 10mila euro a persona.
«Nel 2023 l’inflazione ha messo alla prova la capacità di risparmio degli italiani ed è aumentata la propensione all’indebitamento: il numero medio di debiti per persona è pari a 2,55 (+4,5% rispetto al 2022). Per uscire dai debiti e recuperare il controllo delle proprie finanze è necessario acquisire una cultura del risparmio, eliminando alcune cattive abitudini e concentrandosi su alcune pratiche, come porsi obiettivi specifici e tener traccia di entrate e spese, che possono aiutare a gestire in modo più efficiente le proprie risorse in un periodo storico segnato dal carovita» a parlare è Daniel Martinez, Co-Country Manager di Bravo, fintech specializzata nella gestione e liquidazione dei debiti privati.
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