
“Non credo che la Bce tagli i tassi troppo tardi”
«Il commercio mondiale ha perso slancio, le incertezze geopolitiche sono aumentate e gli aumenti dei tassi di interesse si stanno trasmettendo con forza all’economia prima del previsto. La crescita nella zona euro potrebbe quindi essere addirittura leggermente inferiore allo 0,8% nel 2024». A lanciare l’allarme è Luis de Guindos, vicepresidente della BCE, in un’intervista con il giornale tedesco Die Zeit.
Secondo lui non c’è il rischio che la BCE abbassi i tassi troppo tardi. «In 12 mesi l’inflazione è scesa da oltre il 10% a meno del 3% e non si è verificata alcuna profonda recessione – ha spiegato. – Finora, nonostante la situazione delicata, siamo riusciti a mantenere l’equilibrio tra inflazione e crescita, anche grazie all’ottima situazione del mercato del lavoro. L’economia non è crollata. Ciò è molto importante per la prosperità dei cittadini europei».
Ed ha messo a tacere chi ritiene che quando si è iniziato ad aumentare i tassi di interesse, c’erano preoccupazioni che paesi altamente indebitati come la Grecia o l’Italia potessero finire nei guai. «Le banche in Grecia, Italia, Portogallo e Spagna sono in condizioni decisamente migliori oggi rispetto ad allora. La loro stabilità non è in dubbio. E so di cosa sto parlando: ho vissuto la crisi del debito europeo nel mio ruolo di ministro dell’Economia spagnolo. Inoltre, i paesi in difficoltà hanno da allora migliorato la loro competitività. Questo grazie alle riforme avviate all’epoca», ha aggiunto.
La scorsa settimana la Bce ha deciso di lasciare i tassi invariati per la terza volta consecutiva, rispettando le attese di mercato. Gli analisti scommettono su un primo taglio dei tassi già ad aprile ma i funzionari non si sbilanciano e continuano ad invitare alla cautela. La Bce si muoverà sulla base dei dati che usciranno di volta in volta, quindi fare previsioni a lungo termine non serve. Lo ha detto de Guindos due giorni fa ma prima di lui lo aveva ribadito anche Martins Kazaks, membro del Governing Council della Banca centrale.
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