
Gli eventi mortali scendono del 4,5% sul 2022. Crescono le patologie di origine professionale denunciate
Anche il 2023 va in archivio con oltre mille infortuni mortali sul lavoro. Calano del 4,5% sul 2022, ma la cifra tonda fa sempre impressione: sono state per l’esattezza 1.041 le denunce di morti sul lavoro, quasi 3 al giorno.
E’ quanto emerge dal bilancio dell’Inail, che annota come le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e dicembre sono state 585.356 inferiori del 16,1% rispetto al 2022, 1.041 delle quali con esito mortale, anche qui scendono del 4,5% rispetto a quelle dell’anno precedente. In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 72.754, +19,7%.
L’Inail spiega che l’anno scorso sono diminuiti i casi di infortuni avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 607.806 del 2022 ai 491.165 del 2023, mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 4,7%, da 89.967 a 94.191.
Le denunce sono scese sensibilmente, di quasi il 20%, nella gestione Industria e servizi e sono rimaste stabili a +0,4% in Agricoltura, con un aumento del 2% nel Conto Stato. “Si osservano decrementi degli infortuni in occasione di lavoro in molti settori produttivi, in particolare l’Amministrazione pubblica, che comprende l’attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (-54,8%), la Sanità e assistenza sociale (-51,2%) e il Trasporto e magazzinaggio (-37,2%)”. Conferma l’Ente pubblico per gli infortuni sul lavoro.
Ci sono da annoverare tra i dati alcuni settori in controtendenza, nel manifatturiero, ad esempio, “come quelli delle bevande +24,9%, della fabbricazione di autoveicoli +22,0%, della riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature +8,7%, dell’abbigliamento +5,4%, ma anche nella fornitura di acqua-reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento +14,3%, nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione +4,4% e nelle costruzioni +4,1%”. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro sono Campania, Liguria, Molise e Lazio le regioni con il trend di calo più significativo.
FOTO: ANSA