
Unc: “dati pessimi!”
Dati contrastanti giungono dal fatturato all’industria. Secondo l’Istat il dato scende a novembre dell’1% su mese registrando una dinamica negativa su entrambi i mercati (-0,1% sul mercato interno e -2,7% su quello estero). Nel trimestre settembre-novembre l’indice complessivo è invece cresciuto dello 0,4% rispetto al trimestre precedente (-0,1% sul mercato interno e +1,4% su quello estero).
Torna a calare il dato tendenziale del 3,4%, registrando flessioni della stessa intensità anche sul mercato interno e sul mercato estero. In questo caso si registrano incrementi tendenziali per i beni strumentali (+2,7%) e per i beni di consumo (+0,1%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-10,1%) e l’energia (-9,1%).
«Dati pessimi! Si registra un crollo sia sul mese precedente (-1%) che su base annua (-3,4%). Insomma, se nei mesi scorsi le nostre industrie galleggiavano, a ottobre ad esempio il dato congiunturale era +0,1%, ora stanno andando a fondo. Se confrontiamo poi il fatturato di oggi con quello di febbraio 2023, quando si è raggiunto il picco del 2023, attualmente è inferiore, nei dati destagionalizzati, dell’1,8%, percentuale che sale al -2,3% per il fatturato interno. Una caduta che sale al 3,5% rispetto a dicembre 2022, -3,6% per il dato interno. Insomma, un andamento preoccupante!», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
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