Consegnate oltre 13 mila vetture. Nel 2024 attesi ricavi oltre 6,4 mld
Risultati da record nel 2023 per Ferrari. Nell’anno i profitti sono saliti del 34% a 1,257 miliardi e i ricavi del 17% a 5,97 miliardi. L’Adjusted EBITDA ha mostrato un’impennata del 28,5%, attestandosi a 2.279 milioni di euro, con un margine del 38,2%. L’utile netto adjusted ha raggiunto 1.257 milioni di euro, rispecchiando una crescita del 34%, con un utile per azione adjusted di 6,90 euro.
Bene anche i risultati del quarto trimestre, quando la Casa di Maranello nel quarto trimestre ha riportato profitti in rialzo del 33% a 294 milioni di euro e ricavi in rialzo dell’11% a 1,523 miliardi.
Sono aumentate anche le consegne nel 2023, segnando un incremento di 442 unità o del 3,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 13.663 unità. Durante l’anno la regione Emea ha registrato un aumento dell’1,8%, le Americhe del 10,6%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato una diminuzione di 62 unita’ (-4%) e la regione resto dell’Apac e’ rimasta sostanzialmente invariata.
Per il 2024 la Casa di Maranello attende ricavi netti superiori a 6,4 miliardi di euro, contro i 5,97 miliardi del 2023 e sostanzialmente in linea con il consensus degli analisti per 6,44 miliardi. E’ inoltre atteso un Ebit adjusted uguale o superiore a 1,77 miliardi, contro gli 1,62 miliardi del 2023, con un margine uguale o superiore al 27%. «Il 2023 è stato un anno di grande successo, durante il quale abbiamo rafforzato il nostro marchio attraverso una serie di traguardi che si riflettono nei nostri risultati finanziari senza precedenti. Per la prima volta il nostro utile netto, in crescita del 34%, ha superato il miliardo di euro e il margine annuale dell’Ebitda è salito al 38,2% – ha commentato l’Amministratore Delegato Benedetto Vigna. – Abbiamo ora davanti a noi un anno molto importante per l’esecuzione del nostro piano industriale, che prosegue con puntualità lungo un percorso accuratamente delineato. I risultati record del 2023, le ambizioni che abbiamo per il 2024 e l’eccezionale visibilità sul nostro portafoglio ordini ci permettono di guardare con rafforzata fiducia alla fascia alta dei target 2026».
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