
I Paesi Ue danno l’ok alle nuove regole sull’IA
E’ arrivato il via libera dai Paesi Ue alle nuove regole sull’intelligenza artificiale, il cosiddetto AiAct. La riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 (Coreper I) ha dato semaforo verde alle nuove norme. L’obiettivo del provvedimento approvato è quello di garantire uno sviluppo umano-centrico ed etico dell’intelligenza artificiale in Europa. Tra le misure il divieto totale di utilizzo di tecnologie a Intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici in Ue
Secondo quanto stabilito, il primo punto è quello di proteggere i diritti fondamentali e tra questi lo stesso concetto di democrazia oltre a quello di sostenibilità ambientale. Tra i punti c’è anche quello riguardante il riconoscimento facciale, considerato tra i sistemi di identificazione biometrica (Rbi), previsto solo in casi limitati, solo in specifici spazi (come ad esempio quelli pubblici in caso di reati e solo dopo autorizzazione giudiziaria) e solo per l’identificazione di persone ricercate per reati gravi. In particolare i sistemi di identificazione biometrica “in tempo reale” devono essere limitati nel tempo e utilizzati solo per ricerche mirate, prevenzione terroristica, identificazione di sospettati di reati gravi (presenti in un apposito elenco). Vietate le altre tipologie di catalogazione attraverso, ad esempio, elementi come le idee politiche/religiose e la razza. Vietato inoltre l’uso dell’AI per tecniche manipolative o il cosiddetto social scoring ovvero l’analisi di alcuni elementi dei cittadini e la conseguente assegnazione di un punteggio più alto a coloro che, secondo le autorità, hanno avuto un comportamento più “corretto”.
Ci sarà la possibilità di presentare reclami e chiedere informazioni per comprendere eventuali decisioni basate sui sistemi di AI.
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