
Il serpentone di circa 250 trattori ha imboccato la Cassia per raggiungere la Capitale
Prosegue la protesta dei trattori in Italia, come avevano annunciato avrebbero preso la strada per Roma. Questa mattina circa 250 mezzi sono partiti dalla zona del casello Valdichiana dell’A1 alla volta della Capitale. I trattori si trovavano al presidio, organizzato da Riscatto agricolo, in un terreno vicino a un outlet nel Comune di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. Da qui, per sette giorni, i manifestanti hanno organizzato blocchi temporanei all’esterno dell’autostrada. Il serpentone dei mezzi agricoli si è poi spostato verso la Cassia, via scelta per raggiungere Roma, dove si aggregheranno al resto dei trattori provenienti da tutta Italia.
L’arrivo a Roma previsto inizialmente per le 17 di questo pomeriggio, potrebbe anticipare poiché l’appuntamento in questura con il Cra Agricoltori traditi, previsto in serata, è stato anticipato alle 14.00. Lo riferisce ad Ansa, Danilo Calvani, leader del Cra. e il nuovo presidio sarà allestito in zona Nomentana. Alcuni manifestanti l’hanno definita la “marcia su Roma“, riuniti sotto la sigla Riscatto agricolo. “Raggiungeremo Roma tramite la via Cassia, l’obiettivo è quello di convogliare più mezzi possibile“, ha affermato uno dei portavoce, Andrea Papa.Non si limiterà a Roma la manifestazione, gli agricoltori hanno, infatti annunciato un’altra settimana di proteste, dando luogo a nuove mobilitazioni dalla Lombardia al Veneto, fino a Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.
Diversi presidi di trattori sono già in corso alle porte della Capitale. Da Maccarese a Formello, fino a Valmontone. Al momento non si registrano criticità. Danilo Calvani, leader del Cra: “Si sposteranno quando daremo l’ok” ma “al momento non è previsto nessun corteo nella Capitale. Non sono mai entrati i trattori a Roma – dice ancora Calvani – e spero che non serva, al massimo manifesteremo a piedi“. Quanto ai trattori che dovrebbero raggiungere Roma dalla Valdichiana, Calvani aggiunge: “Stanno facendo un altro tipo di protesta. Noi non vogliamo la politica nelle nostre rivendicazioni, crea solo spaccature”, riferendosi agli agricoltori riuniti sotto la sigla di Riscatto agricolo.
Intanto a sud di Roma si prepara un quarto presidio probabilmente a Cecchina, oltre a quelli già attivi a Nord della città, a Valmontone, Torrimpietra e Civitavecchia. L’orario della protesta nella Capitale,
Mentre l’attenzione è in modo principale rivolta al serpentone dei trattori diretto a Roma, sulla A1 Milano-Napoli è stata temporaneamente chiusa la stazione di Capua, in uscita per chi proviene da Napoli, a causa di una manifestazione degli agricoltori del Casertano, che ha determinato la formazione di 4 km di coda tra Santa Maria Capua Vetere e Capua verso Roma. La stazione è stata riaperta dopo circa un’ora. Ma la manifestazione è ancora in corso e attualmente, tra Santa Maria Capua Vetere e Capua verso Roma, si registrano 3 km di coda. Autostrade consiglia agli utenti provenienti da Napoli e diretti verso Capua di uscire a Santa Maria Capua Vetere.
Alla partenza del corteo per Roma era presente un massiccio servizio di forze dell’ordine, con polizia, carabinieri, polizia municipale e uomini dell’Anas. L’atmosfera è rimasta tranquilla. Gli agricoltori hanno caricato sui trattori cibo e bevande e sono partiti verso Bettolle nel senese per imboccare la Cassia senza alcuna tensione. Nessun disagio per il traffico nella parte aretina. I rallentamenti si verificheranno lungo il percorso della Cassia, che sarà comunque presidiato dalle forze dell’ordine. Il corteo sarà infatti accompagnato dagli agenti, in particolare dalla Digos.
Torna a parlare anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che si è sempre schierato al fianco degli agricoltori: “contestano le politiche anti agricole dell’Ue e hanno tutta la mia solidarietà perché pagare gli agricoltori per non fare il loro mestiere, per lasciare incolti i lori campi o pagare i pescatori per non andare a pesca è una follia tutta europea e quindi sono al loro fianco. Spero che i disagi per il traffico in Italia siano ridotti al minimo, e qui parlo da ministro, ma sono idealmente al loro fianco sul trattore”. Con queste parole il ministro Salvini, si è espresso a proposito della protesta dei trattori che stanno oggi raggiungendo la Capitale in un corteo.
Il fronte comune, di quella che è stata ormai denominata la protesta dei trattori, è quello dell’opposizione alle politiche europee del Green Deal ma la protesta assume connotati diversi a seconda dei Paesi. Sta dilagando ormai da settimane in tutta Europa l’onda di proteste, che in alcuni Paesi, come Francia e Belgio ha assunto connotati piuttosto accesi e violenti. Prima la Germania e la Francia, poi l’Italia e, adesso, anche la Spagna e la Grecia sono in balia della protesta dei trattori che, come molti analisti sono pronti a scommettere, diventerà uno dei temi centrali per le elezioni europee di questa primavera.
Anche se con sfumature diverse per ogni Paese, le rivendicazioni sono comuni: redditi e aiuti più alti, no ai rigidi paletti del Green Deal che, secondo molti agricoltori non farà altro che altro che rendere il settore agricolo europeo meno competitivo rispetto alle importazioni. Si chiedono anche maggiori tutele dagli eventi climatici estremi, dal caro energia, dalle epidemie come l’aviaria e dalla concorrenza sleale del resto del mondo.
FOTO: IMAGOECONOMICA
Leggi tutto su protesta agricoltori