
La fiducia delle imprese è pari a 98,1 punti, in aumento rispetto al precedente 97,3 punti.
A gennaio l’indice sulla fiducia dei consumatori è pari a 96,4 punti, in aumento rispetto al precedente 95,8 punti. E’ quanto rivela l’Istat. Più nel dettaglio il clima economico e quello futuro registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 99,7 a 103,1 e il secondo da 96,4 a 97,2); il clima corrente aumenta da 95,4 a 95,8 e il clima personale diminuisce da 94,4 a 93,9.
«Un rialzo inatteso. Finito l’effetto Natale e tredicesime di dicembre, era lecito attendersi un fisiologico calo della fiducia. Invece il dato è positivo. E’ vero, comunque, che non sono ancora pervenute agli italiani le bollette del gas di gennaio con i rincari dovuti al ripristino dell’Iva deciso dal Governo e che, quindi, questo contraccolpo potrà avere effetti solo nei prossimi mesi. In ogni caso per ora migliorano tutte le componenti, anche i giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia, anche se, quest’ultima, in modo molto lieve. Il valore, comunque, è ancora distante, 1,1 punti percentuali in meno, dal picco di giugno 2023 quando si era arrivati a 97,5», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
La fiducia delle imprese è pari a 98,1 punti, in aumento rispetto al precedente 97,3 punti. Nella manifattura e nel commercio al dettaglio si registrano gli incrementi più marcati (rispettivamente da 87,3 a 88,3 e da 104,0 a 106,6) mentre nei servizi e nelle costruzioni si stima un aumento più contenuto (l’indice sale, nell’ordine, da 102,4 a 102,6 e da 106,7 a 107,0).
FOTO: ANSA