
Obiettivo, accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura di rete gigabit e introdurre fibra e 5G
Il Consiglio e il Parlamento Ue hanno raggiunto un accordo provvisorio su una proposta per sostituire la direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga del 2014 con la legge sull’infrastruttura gigabit. Obiettivo, accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura di rete gigabit e introdurre facilmente fibra e 5G. La nuova legge mira a ridurre i costi inutilmente elevati della realizzazione dell’infrastruttura di comunicazione elettronica in parte causati dalle procedure di concessione delle autorizzazioni prima della realizzazione o dell’aggiornamento delle reti.
Il regolamento mira ad accelerare la realizzazione delle reti, garantire certezza giuridica e trasparenza a tutti gli attori economici coinvolti, prevedere processi di pianificazione e realizzazione piu’ efficienti per gli operatori delle reti pubbliche di comunicazione elettronica, armonizzare anche le norme per la realizzazione e l’accesso alle infrastrutture fisiche interne agli edifici. Si prevede che faciliterà le applicazioni transfrontaliere e consentirà alle parti interessate, agli operatori di comunicazioni elettroniche, ai produttori di apparecchiature o alle società di ingegneria civile, di realizzare migliori economie di scala.
L’accordo provvisorio mantiene l’orientamento generale della proposta della Commissione, tuttavia ci sono diverse modifiche: come passaggio intermedio è stato introdotto un meccanismo di conciliazione obbligatorio tra enti pubblici e operatori di telecomunicazioni per facilitare la procedura di concessione delle autorizzazioni, è stata inclusa un’eccezione per un periodo transitorio per i comuni più piccoli, nonché disposizioni specifiche per promuovere la connettività nelle zone rurali e remote. Sono stati chiariti i fattori per il calcolo delle condizioni eque e ragionevoli di accesso ed è stata introdotta una disposizione specifica per fronteggiare la presenza di intermediari tra proprietari terrieri e gestori delle infrastrutture; sono state concordate disposizioni specifiche su un’etichetta volontaria fibre-ready per gli edifici, si prevedono diverse eccezioni per le infrastrutture nazionali critiche.
L’attuale prezzo al dettaglio per le comunicazioni intra-Ue regolamentate scadrà il 14 maggio 2024, così l’accordo provvisorio prevede il mantenimento della tutela dei consumatori, in particolare degli utenti vulnerabili, estendendo i massimali tariffari, che sono pari a 0,19 euro al minuto. minuto per le chiamate e attualmente 0,06 euro per sms.
Nel complesso gli stati membri avranno un’ampia autonomia nell’emanare norme più rigorose e dettagliate su diversi elementi importanti di questo nuovo regolamento. Dopo l’approvazione della nuova legge, il progetto di atto legislativo sarà sottoposto a una revisione giuridico-linguistica prima di essere adottato formalmente da entrambe le istituzioni, pubblicato nella Gazzetta ufficiale per entrare in vigore 20 giorni dopo.
FOTO: SHUTTERSTOCK
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