
Cala il surplus delle partite correnti
In Giappone la bilancia commerciale di dicembre chiude con un deficit di 267,7 miliardi di yen, contro il passivo di 699,4 miliardi di novembre e rispetto al deficit di 1.515,7 miliardi dell’anno prima. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF) si registra nel dettaglio un aumento delle esportazioni a 9.538,4 miliardi di yen, che segna un balzo in avanti su base annua del 9,4%, e un calo delle importazioni a 9.422,9 miliardi, ovvero -5,4% a livello tendenziale.
Sempre a dicembre si registra un avanzo delle partite correnti di 744,3 miliardi di yen, in diminuzione rispetto all’attivo di 1.925,6 miliardi del mese precedente e in aumento rispetto ai 9,5 miliardi dello stesso mese del 2022. Le stime degli analisti erano per un surplus in calo fino a 1.018 miliardi di yen.
Ricordiamo che il Conto delle Partite Correnti o Conto Corrente è un saldo della bilancia dei pagamenti che sintetizza i flussi lordi relativi agli scambi di beni, servizi e redditi tra residenti e non residenti di un’economia. Il conto delle partite correnti rappresenta una componente della bilancia dei pagamenti. In particolare, tale sezione registra tutte le transazioni tra residenti e non residenti per voci diverse da quelle finanziarie. La bilancia commerciale è il conto che registra importazioni ed esportazioni di uno Stato. È quindi la differenza (saldo) tra il valore delle merci vendute all’estero e quelle acquistate da un altro Paese. Quando il valore totale delle esportazioni è superiore alle importazioni, la bilancia commerciale è positiva e produce un surplus commerciale . Un surplus commerciale significa che il paese ha realizzato profitti dal commercio internazionale. Quando il valore totale delle esportazioni è inferiore alle importazioni, la bilancia commerciale è negativa e produce un deficit commerciale. Un deficit commerciale significa che il paese sta spendendo più di quanto guadagna nell’arena globale.
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