Figlia di un gruppo molto ampio, l’azienda ha innovato il settore del monitoraggio delle infrastrutture
Un nome che deriva dall’italianizzazione della loro attività, Tokbo è un’azienda che produce “talking bolt” ovvero bulloni parlanti. I bulloni sono stati rinnovati grazie all’applicazione dell’elettronica che è stata in grado di farli “parlare”. A raccontarcelo è Ivan Moroni, CEO.
L’azienda fa parte di Agrati Group, un gruppo da 700 milioni presente nel mondo con 12 stabilimenti. È un progetto figlio di ricerca e sviluppo ed è nato nel 2018 ma sviluppato nel 2019 e brevettato nel 2020. Dopo la sua creazione si è deciso di dargli una sua azienda per portarlo sul mercato: mentre Agrati si occupa del settore automotive, Tokbo si dedica al mondo infrastrutturale e industriale e quindi ad un business model differente. Ma cosa significa “bullone parlante”? Significa essere capace non solo di controllare se i bulloni di una determinata struttura si svitano ma anche come si comporta quest’ultima e quindi se ci sono vibrazioni e spostamenti anomali. Sono in grado di leggere lo stato di salute dell’infrastruttura o del macchinario su cui è installato. Tra i vantaggi del prodotto c’è il costo perché si interviene soltanto dove e quando serve e la sostenibilità perché lavorare in questa maniera significa sprecare meno risorse.
Gli obiettivi di Tokbo sono quello di fornire una buona manutenzione e sicurezza, fare manutenzione predittiva significa supportare le operation dei clienti dando un trend del comportamento dell’infrastruttura e delle ingiunzioni bullonate per arrivare prima che si verifichi un guasto, un’interruzione o un problema di sicurezza. Gli operatori possono avvertire dando degli alert, in tempo reale via sms o via mail, per poter riferire cosa non va. I settori di riferimento dell’azienda sono quello pubblico ma anche quello industriale. Hanno molti clienti attivi e hanno svolto diversi interventi in aeroporti, ferrovie, autostrade (tra le infrastrutture pubbliche) ma anche in acciaierie, sistemi oil & gas e produttori di gru (nel settore privato).
Tokbo è una realtà che punta sempre di più all’espansione estera: ha già avuto diverse opportunità di applicazione all’estero ed infatti le installazioni maggiori sono state fatte in Sud America, a breve concretizzeranno negli Stati Uniti e nel 2024 esploreranno anche il Giappone. Sono nati da poco ma hanno già le idee molto chiare, servirsi del monitoraggio per restituire sicurezza e stabilità a qualsiasi tipo di costruzione.