
Migliora la redditività, ma guarda alla revisione logistica
Sono diverse le ragioni per cui Nissan esce oggi con un utile più che triplicato. Progressiva crescita delle immatricolazioni e miglioramento dei margini in scia ai programmati ritocchi del listino prezzi.
Da aprile a dicembre 20223 il risultato netto della casa automobilistica nipponica ammonta a 325,35 miliardi di yen, equivalenti a poco più di 2 miliardi di euro, con l’utile operativo in rialzo del 65% a 478,38 miliardi di yen, e il fatturato a 9.170 miliardi, segna un +22,3%.
Nel periodo in esame dei nove mesi dello scorso anno Nissan ha venduto 2,44 milioni di vetture a livello globale, con il mercato del Nord America a fare da traino, e malgrado il rallentamento della domanda in Cina. A questo proposito il costruttore auto ha ridimensionato leggermente le stime sui volumi di vendita per l’intero anno fiscale che termina a marzo, a 3,7 milioni veicoli dalle precedenti stime di 3,7 milioni, citando “necessari riallineamenti della logistica e l’intensificarsi della concorrenza in mercati considerati strategici“.
Il margine operativo sale al 5,2% dal 3,9%. Nel solo terzo trimestre l’utile è sceso a 29,14 miliardi di yen, da 50,6, mentre i ricavi hanno superato i 3.100 miliardi dai 2.837 miliardi di un anno fa. Dati che confermano i risultati eccezionali ottenuti per la chiusura del 2023 in Italia con le immatricolazioni che hanno superato il 50% con oltre 41 mila auto, un traguardo che la terza casa auto del Giappone non registrava da quattro anni.
Nissan ha comunque mantenuto invariate le previsioni sui profitti per l’esercizio annuale in corso, con un utile netto di 390 miliardi di yen, in rialzo del 75,8% rispetto all’anno precedente. Come restano confermati gli obiettivi dell’intero anno fiscale che si chiude a marzo: 13mila miliardi di yen di ricavi, pari a 81 miliardi di euro, 620 miliardi di risultato operativo, in euro 3,9 miliardi e 390 miliardi di utile pari a 2,43 miliardi di euro.
FOTO: SHUTTERSTOCK