
Cda dopo aver ritenuto la proposta non soddisfacente da’ mandato a Labriola per ulteriori trattative con il Ministero
Il consiglio di amministrazione di Tim rimanda al mittente l’offerta ricevuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’acquisto di Sparkle, la società di cavi sottomarini, considerata dal board riunito sotto la presidenza di Salvatore Rossi, “non soddisfacente“. Il Cda ha dato mandato al suo amministratore delegato, Pietro Labriola, di intraprendere nuove negoziazioni con il Mef per una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nell’assunto che Tim mantenga una partecipazione nella società per un determinato arco temporale e support la realizzazione del piano strategico.
Il Mef aveva presentato a Tim meno di due settimane fa l’offerta per l’acquisto del 100% di Sparkle, il Tesoro, come si è appreso nel comunicato rilasciato, avrebbe comunque lasciato al gruppo di telecomunicazioni la possibilità di tenere una quota minoritaria. Non erano, prima e non sono noti ancora adesso i termini economici della proposta, gli unici dati conosciuti sono quelli risalenti alla prima offerta da parte del Mef, che risale a novembre 2023, di circa 750 milioni di euro, già frutto di trattative sulla valutazione iniziale indicata da Tim che attribuiva a Sparkle un enterprise value di circa un miliardo.
Il consiglio della società di telecomunicazione, aggiunge una nota, ha anche proseguito le attività in vista della presentazione di una lista di maggioranza per il rinnovo del board, che avverrà in occasione dell’assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2023. Come previsto dalla procedura approvata lo scorso 18 gennaio, il presidente ha dato riscontro in merito alle attività preliminari di engagement con i principali azionisti, investitori istituzionali e proxy advisor, e ha presentato la proposta relativa ai criteri di selezione dei candidati, già approvata all’unanimità dal consiglio di amministrazione.
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