
+4,3% per i ricavi nel semestre al 31 dicembre e utile netto a 611,2 milioni
Bilancio ai massimi storici per Mediobanca che chiude il semestre al 31 dicembre con un fatturato a 1,730 miliardi, in rialzo del 4,3% su base annua grazie ad un balzo del margine di interesse spinto dai tassi alti per 996,5 milioni (+18,2%), il risultato lordo ha chiuso a 842,2 milioni, segnando un corposo +12,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’utile netto a 611,2 milioni (+10%). L’eps (utile per per azione) nei sei mesi si è attestato a 0,72 euro (+10% anno su anno), la redditività (Rote) al 13,3% (+60 punti base rispetto a giugno).
La banca conferma la remunerazione degli azionisti con un payout ratio del 70% cash cui si sommerà il completamento dell’esecuzione del piano di riacquisto di azioni proprie per 200 milioni. L’acconto sul dividendo 2024 verrà pagato a maggio 2024.
Soddisfatto l’ad Alberto Nagel che ha detto: «il Gruppo ha avviato positivamente l’esercizio 2023-24 ponendo solide basi per lo sviluppo delle iniziative di Piano, ottenendo risultati eccellenti in termini di crescita orientata al valore e a basso assorbimento di capitale. Nel semestre il Gruppo raggiunge il record storico di utile netto semestrale (oltre 610 milioni), riducendo gli attivi ponderati di oltre 2 miliardi, portando il ROTE ad oltre il 13%. I risultati rappresentano un solido avvio del nuovo Piano “One Brand-One Culture” che si è posto un target in termini di ricavi di 3,8 miliardi, ROTE 15%, EPS €1,80 euro entro giugno 2026. Guardando ai prossimi mesi i principali business beneficeranno di un posizionamento favorevole in una fase di inversione del ciclo dei tassi e delle nuove iniziative strategiche volte ad implementare la vision del Piano “One Brand-One Culture”che vede il Gruppo affermarsi come Wealth Manager».
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