
Georgieva: “l’intelligenza artificiale come uno tsunami che colpisce il mercato del lavoro”
Il Fondo monetario internazionale ha affermato che la crescita del Medio Oriente rallenterà nel 2024 a causa dei tagli alla produzione petrolifera e del conflitto Israele-Gaza, anche se il suo direttore generale Kristalina Georgieva all’Arab Fiscal Forum di Dubai ha tenuto a precisare che le prospettive economiche globali rimangono resilienti. In particolare in un rapporto economico regionale del mese scorso il FMI ha rivisto le sue previsioni di crescita del PIL per il Medio Oriente e il Nord Africa al 2,9% quest’anno, restando al di sotto delle proiezioni di ottobre, mentre ha rivisto al rialzo le sue previsioni per la crescita economica globale, migliorando le prospettive sia per gli Stati Uniti che per la Cina e citando un rallentamento dell’inflazione più rapido del previsto.
Georgieva ha affermato che le economie confinanti con Israele e i territori palestinesi hanno visto il conflitto pesare sulle entrate del turismo, mentre gli attacchi del Mar Rosso hanno pesato sui costi di trasporto a livello globale. Questi fattori hanno aggravato “le sfide delle economie che si stanno ancora riprendendo dagli shock precedenti”.
Georgieva ha affermato che a livello globale il 40% dei posti di lavoro è esposto all’intelligenza artificiale e che i paesi che non dispongono delle infrastrutture e di una forza lavoro qualificata per investire potrebbero rimanere indietro. Le economie regionali come gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita hanno aumentato significativamente gli investimenti nell’intelligenza artificiale come parte delle strategie per diversificare le fonti di reddito.
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