
Follie da Super Bowl: dai prezzi dei biglietti agli spot pubblicitari
I Kansas City Chiefs vincono al supplementare il Super Bowl numero 58, battendo i San Francisco 49ers per 25-22, al termine di una partita emozionante e tesa come una finale di Champions. Solo che il suo valore economico è di quattro volte tanto la Champions League, per dare qualche dettaglio il divario tra le due tra le più importanti competizioni ed eventi sportivi nel mondo con cadenza annuale pensiamo alle entrate dell’intero torneo visto che la National Football League fattura ben oltre 15 miliardi di dollari, circa 11 miliardi di euro e invece la Champions League europea è a poco meno di 2,8 miliardi di euro, con un giuro d’affari circa quattro volte inferiore.
Perché il Super Bowl, evento sportivo più atteso dell’anno negli Stati Uniti, non è solo una partita di football, è una gigantesca impresa economica che muove 17 miliardi di dollari. La finale del campionato di Nfl, la lega nazionale di football americano, che si tiene ogni anno la prima domenica di febbraio, quest’anno è stata ospitata all’Allegiant Stadium di Las Vegas, un impianto di 65.000 posti. I biglietti per vederla dal vivo hanno raggiunto prezzi mai visti prima: 9835 dollari, poco più di 9000 euro. Il costo così alto è dovuto soprattutto alla presenza di Taylor Swift, a Las Vegas per tifare il fidanzato Travis Kelce, giocatore dei Chiefs.
La domenica del Super Bowl è una sorta di festa non ufficiale degli Stati Uniti e milioni di famiglie si riuniscono per guardare la partita. Secondo dei dati pubblicati dalla National Retail Federation, i cittadini americani spenderanno in media 86 dollari a testa per gli acquisti di cibo e bevande per vedere la finale assieme a parenti e amici.
E’ dopo la fine del primo tempo, il momento speciale che cattura l’attenzione di milioni di persone, l’half time show, lo spettacolo di metà partita, dove le esibizioni dei cantanti diventano argomento di discussione e di condivisione sui social media, alimentando l’entusiasmo di migliaia di persone che seguono l’evento da casa. Per la cinquantottesima edizione il compito è stato affidato a Usher, definito dai media il re dell’R&B.
Nel corso degli anni, gli spot pubblicitari del Super Bowl sono diventati una delle componenti più rilevanti durante il live. E’ su questo campo che si smuovono le grandi cifre, con aziende disposte a fare vere e proprie follie per essere parte dello show, per apparire sul maxischermo più famoso d’America la notte del Super Bowl. Nell’ambiente mediatico diviso di oggi, gli inserzionisti traggono vantaggio dall’avere l’attenzione esclusiva di oltre cento milioni di spettatori. Nel 2024, secondo i numeri di Forbes, vengono spesi in media 7 milioni di dollari per mandare in onda uno spot pubblicitario di trenta secondi durante la diretta della partita. Rispetto ai dati del 2014, il costo degli spot è aumentato del 75%. Anche il marchio italiano Macron è stato tra gli sponsor all’Allegiant Stadium: l’azienda bolognese era presente perché ha vestito il Wrexham, squadra gallese di proprietà dell’attore Ryan Reynolds.
La partita che paralizza il pubblico tv negli Usa, è un evento mediatico capace di produrre un impatto economico straordinario, infatti secondo la National Retail Federation, il giro d’affari legato all’evento sarà di 17,3 miliardi di dollari, l’80% dei quali per cibo e bevande. Al di là della gara una fetta importante degli spettatori sarà concentrata sugli Halftime Shows, le imperdibili esibizioni musicali con Usher protagonista di questa edizione.
L’attesa rimane soprattutto per gli ambitissimi spot pubblicitari che vanno in onda durante il match. Per questa edizione, è stato già annunciato da Cbs/Paramount, nei giorni scorsi, la rete che trasmette la finale della Nfl, gli spazi pubblicitari sono finiti sold out già dallo scorso autunno. I prezzi a cui sono stati venduti non sono dissimili da quelli del listino di Fox del 2023, vale a dire tra i 6 e i 7 milioni di dollari per un commercial di 30 secondi, mentre nel 2014 il costo era di 4 milioni, nel 2004 circa 2,5 milioni. Quest’anno Lionel Messi è stato scritturato per recitare in uno spot di una nota birra con un ingaggio, a quanto pare, di oltre 10 milioni di dollari.
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In campo all’Allegiant Stadium di Paradise, alcuni dei giocatori più pagati della Nfl. Tra le fila dei Kansas City il più pagato è è il quarterback Patrick Mahomes che riceve un assegno annuale di 57,3 milioni di dollari e precede Joe Thuney 30 milioni e Jawaan Taylor 24,7 milioni. Tra i San Francisco 49ers il più remunerato invece è Trent Williams che percepisce 31,5 milioni, precedendo i compagni di squadra Deebo Samuel con 28,6 milioni di dollari, Arik Armestead 28,53 e Fred Warner 24,4.
Altra curiosità anche qui in numeri perché è la seconda volta ma non riguarda follie economiche, ma solo storie da Super Bowl è stata un’assenza che non è rimasta inosservata, quella di Joe Biden. Per il secondo anno di fila, il presidente americano rinuncia all’intervista pre-gara che potrebbe raggiungere milioni di americani. Che sia strategia anche questa?
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