
Urso: “Preoccupante rialzo dell’Rc auto, lavoriamo a interventi”
«Il contesto di elevata inflazione del primo periodo 2023 e la graduale ripresa della mobilità al termine delle restrizioni associate alla pandemia hanno comportato un preoccupante rialzo dei prezzi dell’Rc auto». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una nota diffusa al termine della riunione sulle Commissione Allerta Rapida su andamento prezzi sulle assicurazioni sottolineando la necessità di “intervenire ancora affinché cali la dinamica inflattiva“.
«Il Governo è al lavoro per il riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale, al fine di garantire efficienza e sostenibilità al settore, e tutela di cittadini e imprese. L’obiettivo è che nel comparto si registrino costi pari o inferiori a quelli degli altri Paesi europei», ha dichiarato il ministro preannunciando nuove riunioni della commissione.
Il vertice a Palazzo Piacentini con i principali attori del comparto assicurativo si è svolto per affrontare il problema dell’Rc Auto, a fronte di un aumento del prezzo medio del più 7,1 per cento tra novembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022. Nello specifico, la Commissione ha l’obiettivo di monitorare la dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo in relazione agli effetti derivanti dall’andamento dei costi del prodotti energetici e delle materia prime sui mercati internazionali, anche con riferimento alla filiera dei prezzi dei carburanti. Il Garante può convocare la Commissione per coordinare l’attivazione degli strumenti di monitoraggio necessari alla individuazione delle ragioni dell’anomala dinamica dei prezzi nella filiera di mercato.
Non entusiasta il commento dell’Unione Nazionale Consumatori: «Partorito il solito topolino. Deludente il risultato di questa prima riunione. Rafforzare i poteri di monitoraggio serve molto a poco se poi non seguono mai azioni concrete – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’UNC – Se risultano rincari anomali in alcune città, stando agli stessi dati emersi durante la riunione di oggi, l’rc auto sale del 10,9% a Caltanissetta, del 10,4% a Roma e del 10,2% a Vercelli, allora bisogna che la Commissione, con il supporto dell’Ivass e dell’Istat, analizzi i prezzi praticati in queste città da ogni singola compagnia e i motivi addotti per questi balzi stratosferici, così da poter segnalare all’Antitrust tutte le anomalie, chiedendo all’Authority di verificare e accertare se in queste province vi sono accordi collusivi, intese restrittive della concorrenza o abusi di posizione dominante», conclude Dona.
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