
In questo 2024 il giro d’affari per il giorno degli innamorati si aggira sugli 80 mln di euro
Se non sai come dirlo dillo con un fiore, a San Valentino più che mai, e i fiori in questo 2024 parlano soprattutto italiano.
In aumento le vendite made in Italy nel campo dei fiori, buone notizie per i produttori italiani che in particolare quest’anno hanno visto un’impennata notevole nelle vendite. Nel 2024, il giro d’affari per San Valentino, il giorno degli innamorati, si aggira sugli 80 milioni di euro, con la vendita di circa 35 milioni di fiori.
Pur restando il fiore più venduto il 14 febbraio, la rosa a gambo lungo, quella sopra i 70 cm è rincarata fino agli 8-10 euro al dettaglio, mentre un bouquet misto di fiori Made in Italy si attesta sui 25 euro. Cia, la confederazione italiana agricoltori, stima una maggior vendita di prodotto nazionale, grazie soprattutto ai tipici prodotti coltivati nelle aree a maggior vocazione floricola: Sanremo, Pescia e la provincia di Napoli.
Un bouquet di fiori locali risulta sicuramente più fresco e bello rispetto ai fiori in arrivo da Colombia, Etiopia o Kenya. Questi fiori infatti, provenendo da zone molto calde del pianeta, passano la maggior parte del tempo in celle frigorifere, perdendo così il loro splendore. I nostri fiori Made in Italy vengono, invece, incontro alla sostenibilità ambientale e non subiscono trattamenti indiscriminati con i pesticidi come accade nei Paesi extra-Ue.
Per quanto riguarda i costi al dettaglio delle singole tipologie di reciso, tutti italiani, Cia segnala il prezzo di uno stelo di fresie e garofani a 2,50 euro, mentre le bocche di leone e le gerbere si attestano sui 3 euro, come pure i tulipani italiani, coltivati soprattutto nel napoletano. Leggermente più alto il prezzo del papavero, della calla e dell’anemone 3,5 euro. La strelizia e il lilium costano, invece, circa 4 euro al gambo, mentre il ranuncolo clone di Sanremo si attesta sui 5,5 euro.
Cia ricorda come il settore del fiore reciso italiano sia particolarmente legato, a differenza del Nord Europa, alle ricorrenze come: la festa della mamma, quella della donna, San Valentino e il giorno dei defunti, che rappresentano più del 50 per cento degli acquisti annui di fiori. In Italia il florovivaismo rappresenta il 5 per cento della produzione agricola e conta 27 mila aziende e 100 mila addetti, di cui 20 mila coltivano fiori e piante in vaso e 7 mila sono vivai. Il comparto intero vale 2,5 miliardi di euro, con cinque Regioni che intercettano l’80 per cento della produzione nazionale: la Liguria, che copre il 31 per cento del totale, la Campania con il 16 per cento, la Toscana con il 13 per cento, la Puglia con l’11 per cento e la Sicilia con il 10 per cento, 19 per cento le altre.
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