
1.700 impiegati del parco di Los Angeles annunciano l’intenzione di unirsi per sicurezza e aumenti
C’era una volta, in un regno molto lontano, il sindacato, Paperino, Elsa, Cenerentola e Ariel si sindacalizzano. C’è aria di mobilitazione a Disneyland, il parco di divertimento di Anaheim, a sud di Los Angeles.
Si tratta di un gruppo di 1.700 impiegati che ha annunciato l’intenzione di unirsi alla Actors’ Equity, la sigla che riunisce circa 51.000 performer dal vivo in tutti gli Stati Uniti, dagli attori di teatro, ai comici ad alcune stripper, entrate negli ultimi mesi. A voler entrare nell’organizzazione sono gli artisti che si travestono dai vari personaggi della casa di Topolino e che girano per il parco intrattenendo i visitatori con brevi spettacoli, sfilate e foto con fan grandi e piccoli.
«I lavoratori della Disney sono apertamente e fortemente investiti e fedeli alla Walt Disney Company e ai suoi valori, quindi è ragionevole che si aspettino che il ‘posto più felice del mondo’ li paghi in modo equo e dia priorità alla loro salute e sicurezza», ha dichiarato a Reuters Kate Shindle, presidente dell’Actors’ Equity Association.
Il gruppo, che ha scelto il nome di Magic United e ha per logo un guanto bianco di Topolino stretto a pugno, chiede aumenti salariali, maggiore trasparenza nella programmazione dei turni e nelle assunzioni. Le inquietudini di questi lavoratori erano emerse in seguito alla pandemia di Covid 19: essendo quelli più a contatto con il pubblico denunciavano la scarsa sicurezza con cui erano costretti a praticare.
“Una delle precauzioni che vogliamo inserire è la certezza che i costumi vengano igienizzati quando smonta un artista e un collega prende il suo posto“, spiega Kate Shindle, presidente di Actor’s Equity sul sito dell’organizzazione. Dopo anni di assemblee, la macchina per la sindacalizzazione è partita ieri, quando sono state distribuite le schede per l’adesione alla Equity.
Malgrado i profitti di Disneyland siano in aumento, i rappresentanti dei dipendenti accusano il management del secondo parco divertimenti più popolare al mondo, dietro Disney World in Florida, di non pagare i propri lavoratori a sufficienza rispetto al costo della vita nella California meridionale. Nel caso in cui la sindacalizzazione ottenga parere positivo, la Disney dovrà sedersi al tavolo delle trattative con i rappresentanti di Equity per negoziare un contratto ai sensi della legge federale.
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