
Pechino è in difficoltà a causa di una ripresa economica più lenta del previsto
Gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di imporre sanzioni alle società cinesi sospettate di aiutare la Russia ad alimentare la guerra in Ucraina. Stando a quanto dichiarato da alcuni membri del Congresso sarebbero pronte delle proposte di legge che farebbero seguito a quanto già avvenuto in UE.
«La Cina deve capire che lo stesso tipo di sanzioni che stanno cominciando a prendere piede in Russia possono essere applicate anche alla Cina. E francamente, la Cina ha molto più da perdere della Russia», ha detto il senatore Gerald Connolly, membro della commissione per le relazioni estere della Camera degli Stati Uniti. SI tratterebbe delle prime sanzioni dirette contro Pechino.
Le sanzioni statunitensi potrebbero danneggiare gravemente un’economia cinese già in crisi, dopo una ripresa più lenta del previsto dovuta al Covid-19 e alle note turbolenze nel settore immobiliare. Ma un simile passo potrebbe anche danneggiare gli Stati Uniti, data l’interdipendenza commerciale tra i due paesi una considerazione che già in passato aveva indotto Washington alla cautela.
Lo stesso Connolly è pienamente cosciente del momento particolarmente delicato affrontato da Pechino «Se venissero applicate sanzioni estese alla Cina, ciò colpirebbe davvero nel segno. E la loro performance economica in questo momento è già debole. Quindi spero che la Cina calcoli attentamente le conseguenze dietro l’angolo nel sostenere la violenza e la depravazione della Russia in Ucraina».
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